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Ambientalisti lanciano vernice contro il Senato: arrestati tre attivisti di Ultima Generazione

Blitz degli ambientalisti di Ultima Generazione al Senato: vernice arancione lanciata contro il Senato, 5 attivisti fermati dai carabinieri

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Blitz. Lunedì 2 gennaio i carabinieri hanno fermato 5 ambientalisti, rei di aver lanciato vernice arancione sulla facciata del Senato, a Roma. Gli attivisti, che apparterebbero a Ultima Generazione, avrebbero imbrattato alcune finestre e un portone di Palazzo Madama, prima di essere bloccati dalle forze dell’ordine. L’ira del presidente Ignazio La Russa.

Indaga la Digos: arrestati tre attivisti

Gli attivisti portati in Questura sono 5, tutti appartenenti a Ultima Generazione. L’indagine su quanto accaduto è condotta dalla Digos con l’ausilio dei carabinieri, secondo quanto riferito dall’Ansa.

Tre dei cinque attivisti sono stati arrestati, dovranno ora comparire davanti al giudice del tribunale di Roma per l’udienza direttissima.

Gli altri due sono stati denunciati a piede libero. Per tutti l’accusa è di danneggiamento aggravato.

ambientalisti senato verniceFonte foto: ANSA
Il blitz degli ambientalisti di Ultima Generazione che hanno lanciato vernice sulla facciata del Senato a Roma, 2 gennaio 2023

Il motivo del gesto

Gli ambientalisti hanno spiegato le ragioni del loro gesto attraverso una nota.

“Alla base del gesto – si legge – la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell’umanità”.

Il blitz, spiegano gli stessi attivisti, è avvenuto alle 7:45 di lunedì 2 gennaio. È stata utilizzata vernice arancione, spruzzata con degli estintori.

Nelle immagini si vedono i ragazzi imbrattare la facciata del Senato e alcuni carabinieri che intervengono per bloccarli, più o meno come quanto successo in occasione della protesta avvenuta alla Prima della Scala, a Milano.

La nota di Ultima Generazione si sofferma anche sul “leggero barlume di incoraggiamento arriva per il 2023 dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel suo discorso alla nazione il 31 dicembre ha dichiarato che ‘la sfida, piuttosto, è progettare il domani con coraggio. Mettere al sicuro il pianeta, e quindi il nostro futuro, il futuro dell’umanità, significa affrontare anzitutto con concretezza la questione della transizione energetica'”.

Ultima Generazione chiede di “interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale”.

La Russa furioso

Il blitz ha scatenato la reazione del presidente del Senato, Ignazio La Russa: “Nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei carabinieri non è trasceso in violenza”.

“Il Senato – ha aggiunto – è stato vigliaccamente scelto perché a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei deputati e di altre istituzioni, non ha mai ritenuto fino ad ora di dover creare un area di sicurezza attorno all’edificio. Ho convocato immediatamente per domani alle ore 15 il Consiglio di presidenza del Senato per ogni opportuna decisione”.

Chi sono gli attivisti di Ultima Generazione

Ultima Generazione, come spiegato dagli stessi attivisti, “è una campagna italiana di disobbedienza civile non violenta che dal 2021 unisce semplici cittadini, preoccupati per il proprio futuro e per quello di chi verrà dopo”.

Si tratta della costola italiana del movimento internazionale Extinction Rebellion, che ha già messo a segno numerosi blitz di protesta in diversi musei all’estero.

Il nome deriva dal fatto che gli attivisti pensino che la loro sia “l’ultima generazione in grado di fare qualcosa” per salvare il nostro pianeta, dato l’immobilismo della politica.

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