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Amanda Knox "torna" a Perugia con la serie tv sull'omicidio di Meredith: le reazioni di Sollecito e Lumumba

Serie tv prodotta da Amanda Knox sul delitto di Meredith Kercher, le riprese arrivano a Perugia. Sollecito: “Mi fido di lei e del suo giudizio"

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Amanda Knox fa riaccendere i riflettori sul delitto di Perugia con la produzione di una serie tv. Sono iniziate in questi giorni, proprio nel capoluogo umbro, le riprese di “Blue Moon”, una serie tv in otto puntate prodotta da Amanda Knox insieme a Monica Lewinsky, l’ex stagista della Casa Bianca coinvolta nello scandalo sessuale che vide protagonista Bill Clinton. La serie tv, della durata di otto puntate, andrà in onda sulla piattaforma di streaming Hulu e ha suscitato le reazioni di Raffaele Sollecito e Patrick Lumumba.

Il delitto di Meredit Kercher a Perugia

A 17 anni dalla morte della studentessa inglese Meredith Kercher, Perugia torna di nuovo alla ribalta per il delitto. Amanda Knox, oggi 37enne, era stata condannata in primo grado insieme a Raffaele Sollecito, condanna poi ribaltata in definitivamente in Cassazione dopo aver trascorso 4 anni in carcere. Sul delitto di Perugia Amanda Knox ha scritto due libri e ha partecipato a un documentario Netflix sul caso.

Rudy Guede, all’epoca dei fatti 20enne, è stato condannato in primo grado a 30 anni come responsabile del delitto e, dopo aver trascorso 13 anni in carcere, nel 2021 è stato rilasciato.

Raffaele Sollecito e Amanda Knox nel 2007

La serie tv sul delitto di Perugia prodotta da Amanda Knox

“Facciamo fatica a capire a cosa serva questa serie tivù”, ha dichiarato Stephanie Kercher, sorella di Meredith, parlando a nome della famiglia della studentessa uccisa a 21 anni la notte del primo novembre del 2007. La serie “Blue Moon” viene descritta come “basata sulla vera storia di come la Knox sia stata erroneamente condannata per il delitto di Perugia e descrive la sua odissea di 16 anni per liberarsi”.

L’avvocato di Lumumba: “Aspettiamo ancora il risarcimento”

A commentare la scelta di produrre una serie sul caso è stato anche l’avvocato di Patrick Lumumba, Carlo Pacelli. “Non entro nel merito sull’opportunità di girare un film su Amanda Knox, da lei stessa co-prodotto, e quindi fonte di un guadagno – commenta Pacelli – rilevo però che nonostante questa tragica vicenda l’abbia portata a scrivere già due libri e, adesso appunto, a girare una fiction, ad oggi la Knox, nonostante una condanna per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, recentemente confermata anche dalla Corte d’assise d’appello di Firenze, in totale continuità con tutte corti di merito e di legittimità, non ha risarcito nemmeno un euro del danno prodotto al mio assistito”.

Attualmente i difensori di Amanda Knox hanno presentato ricorso in Cassazione contro la condanna per calunnia. Amanda Knox aveva accusato Lumumba (all’epoca titolare del bar in cui lavorava) di essere l’assassino della studentessa inglese e aveva trascorso 14 giorni in carcere.

Raffaele Sollecito: “Mi fido del giudizio di Amanda”

Sull’opportunità di girare una serie tv sul delitto di Perugia ha detto la sua anche Raffaele Sollecito, allora fidanzato con Amanda Knox.

“Ognuno ha fatto le sue scelte di vita. Io faccio l’ingegnere, Amanda ha scelto nella sua vita di occuparsi delle persone vittime di ingiustizie. Non mi sento su questo di dare giudizi etici. Raccontare la propria vita vissuta dentro una grande tragedia è un suo diritto. La famiglia Kercher può sempre fare un film o una serie sulla vita di Meredith, nessuno glielo impedisce”, ha detto Sollecito all’Adnkronos.

Sollecito ha dichiarato di non far parte del progetto, ma di essere stato contattato per “supervisionare la mia immagine” anche se “mi fido di Amanda e del suo giudizio su di me” perché “lo conosco già”.

Fonte foto: ANSA

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