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Amanda Knox e Raffaele Sollecito, le tappe del processo Meredith

Tutte le tappe del processo di Amanda Knox e Raffaele Sollecito: cosa hanno deciso i giudici e quanto è durata la vicenda giudiziaria

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

È durata otto anni la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti Amanda Knox e Raffaele Sollecito nel caso dell’omicidio di Meredith Kercher. I due vengono arrestati a Perugia dalla polizia il 6 novembre del 2007, cinque giorni dopo l’omicidio, poi vennero condannati in primo grado e assolti in appello nell’ottobre del 2011, con i giudici che dispongono la loro scarcerazione. Sentenza poi annullata dalla Cassazione, per poi arrivare alla nuova condanna (ventotto anni e sei mesi alla Knox, venticinque anni a Sollecito). A mettere fine al “caso Meredith” la sentenza della Cassazione del 2015 che assolve i due imputati.

Meredith Kercher, l’omicidio

Meredith Kercher, una studentessa inglese di 22 anni che si trova in Italia per l’Erasmus, viene uccisa il primo novembre del 2007 con una coltellata alla gola nel suo appartamento.

Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Patrick Lumumba arrestati

Per l’omicidio di Meredith vengono arrestati Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Patrick Lumumba Diya. Amanda è la coinquilina di Meredith e studia all’Università per stranieri di Perugia, mentre Sollecito ha da un paio di settimane una storia con Amanda. Lumumba, originario dell’ex Zaire, dal 1988 vive in Umbria dove gestisce un pub in cui lavorava Amanda.

I  tre si dichiarano estranei all’omicidio ma gli investigatori trovano tracce del dna di Meredith e Amanda su un coltello da cucina sequestrato a casa di Sollecito. Lumumba viene subito rilasciato in quanto considerato estraneo all’omicidio.

Omicidio Meredith Kercher, l’arresto di Rudy Guede

Unico punto fermo dell’inchiesta l’arresto di Rudy Guede, ivoriano di 21 anni, bloccato dalla polizia a Magonza, in Germania, dopo che gli investigatori palmari hanno individuato l’impronta di una sua mano insanguinata su un cuscino accanto al cadavere della studentessa inglese e a diverse tracce di Dna in casa. Condannato con rito abbreviato a 30 anni, la sua pena viene poi ridotta a 16 anni. L’ivoriano ha ammesso la sua presenza nella villetta del delitto, affermando di essere stato in bagno mentre la Kercher veniva uccisa da altre due persone.

Amanda Knox e Raffaele Sollecito, la condanna in primo grado e l’assoluzione in appello

La corte d’Assise di Perugia, nel 2009, condanna Amanda Knox a 26 anni di carcere e Sollecito a 25. Secondo le motivazioni della sentenza, i due avrebbero ucciso spinti da un movente “erotico, sessuale, violento”. Si apre così il processo d’appello. Dopo gli accertamenti tecnici, i due imputati vengono assolti per l’omicidio “per non avere commesso il fatto” e ne viene disposta la scarcerazione. Per i giudici c’è una “insussistenza materiale” degli indizi, dalle tracce di Dna all’arma del delitto.

Amanda Knox e Raffaele Sollecito, il nuovo processo d’appello

La Corte d’appello di Firenze, con un nuovo processo, condanna a 28 anni e sei mesi la Knox e 25 anni Sollecito, per il quale viene anche disposto il divieto di espatrio.

Il ricorso delle difese di Knox e Sollecito arriva poi all’esame della quinta sezione penale della Corte di Cassazione. È il 27 marzo 2015, otto anni dopo il delitto, quando la quinta sezione penale della Corte di Cassazione assolve i due imputati.

Amanda Knox e Raffaele Sollecito, le tappe del processo Meredith Fonte foto: ANSA
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