Perché da oggi non si potrà più dire "Alto Adige" e "altoatesino"
La nuova legge ha già creato polemiche tra le fila di Forza Italia
Le parole “Alto Adige” e “altoatesino” sono state cancellate da una legge pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione del Trentino. L’unica dicitura in lingua italiana per indicare la terra più a nord del Belpaese sarà “Provincia di Bolzano”. Rimane invariato il termine tedesco, Südtirol. La nuova norma sta già facendo discutere, similmente a quanto avvenuto per il doppio passaporto italiano e tedesco ai bolzanini.
La legge che cancella la dicitura Alto Adige
Lo ha deciso il Consiglio provinciale di Bolzano con 24 voti a favore, dei partiti Südtiroler Volkspartei, Süd-Tiroler Freiheit e Die Freiheitlichen, uno contrario, di L’Alto Adige nel Cuore – Fratelli d’Italia e 5 astenuti, di Pd, Verdi, Lega e Team Köllensperger.
La votazione, riporta La Stampa, ha approvato il disegno di legge n.30/19-XVI di iniziativa giuntale in materia di “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Provincia autonoma di Bolzano derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea”.
Le dichiarazioni del presidente della Provincia autonoma di Bolzano
Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, nel suo intervento, ha dichiarato: “Credo che il governo italiano non si permetterà di impugnare questa legge. L’impugnazione sarebbe un grave affronto, e comunque non ci sarebbero problemi davanti alla Corte costituzionale».
Il Landeshauptmann ha poi aggiunto, secondo quanto riporta La Stampa: “Il mio appello è di venirci incontro. Io preferisco il termine Sudtirolo, ma nella Costituzione si parla di Regione Trentino Alto Adige/Südtirol e di Provincia autonoma di Bolzano”.
Lo sdegno di Michaela Biancofiore: “Come abolire il termine Italia”
La deputata di Forza Italia Michaela Biancofiore ha fatto appello al ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia “affinché la aberrante legge approvata dal Consiglio della Provincia di Bolzano, a maggioranza etnica Svp-destre venga immediatamente impugnata”.
Secondo la parlamentare azzurra, il provvedimento sarebbe “un atto gravissimo di abolizione della toponomastica, un attentato vero e proprio alla Costituzione, il non plus ultra della insita finalità secessionistica che lo Stato italiano deve coralmente e trasversalmente fermare”.
Michaela Biancofiore ha poi aggiunto, secondo quanto diffuso da La Stampa: “Lasciar passare un tale affronto al sistema Paese sarebbe come accettare che una minoranza nazionale che assuma il controllo del governo nazionale, abolisca il termine Italia“.