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Allarme bomba alla stazione Santa Lucia di Venezia e circolazione dei treni in tilt: cessato pericolo alle 12

Una telefonata in merito alla presenza di una bomba ha fatto scattare l'allarme presso la stazione ferroviaria. Circolazione bloccata, i controlli

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Un allarme bomba ha scosso la mattinata della stazione Santa Lucia a Venezia, paralizzando immediatamente la circolazione ferroviaria di domenica 11 giugno. Ad allertare le forze dell’ordine è stata una “soffiata” che ha segnalato la possibile presenza di un ordigno. Tempestivo l’avvio delle operazioni di controllo e sicurezza da parte della polizia, supportata da polizia locale e vigili del fuoco, con la situazione di pericolo cessata dopo le ore 12.

L’allarme bomba in mattinata

La segnalazione di un possibile ordigno esplosivo presente nella stazione ferroviaria di Venezia è bastata per far scattare l’allerta delle forze dell’ordine, dopo la chiamata ricevuta intorno alle ore 9.

Il dispositivo di sicurezza della polizia, in collaborazione con la Digos, è stato attivato quindi immediatamente dopo la telefonata, non in seguito al ritrovamento di un pacco o valigia sospetta.


I viaggiatori sono stati indirizzati verso la stazione di Mestre, mentre le forze dell’ordine gestivano la situazione

Disagi per il trasporto ferroviario

Per gestire al meglio la situazione e garantire la sicurezza dei viaggiatori, sono state coinvolte le forze della polizia locale e i vigili del fuoco, che hanno prontamente raggiunto l’area interessata.

L’episodio ha ovviamente provocato un clima di caos e confusione a Santa Lucia, con migliaia di turisti e passeggeri in arrivo o in partenza costretti a riorganizzare i propri piani di viaggio.

I viaggiatori dirottati verso Mestre

Tuttavia, grazie all’azione tempestiva dell’Azienda del Consorzio Trasporti Veneziano (Actv), sono state messe a disposizione delle navette sostitutive. Questo ha garantito un continuo collegamento con la stazione di Mestre, dove è affluito gran parte dei viaggiatori.

Per agevolare l’afflusso di persone, sono state raddoppiate le corse e i servizi di trasporto, consentendo così di sbloccare e svuotare la stazione di Santa Lucia.

Circolazione dei treni in tilt

La polizia continua a seguire e monitorare attentamente la situazione per garantire la massima sicurezza a tutti i presenti. Purtroppo, i disagi generati da questo allarme bomba si sono riflessi anche sui treni regionali, intercity e ad alta velocità gestiti da Trenitalia, i quali hanno subito ritardi e cancellazioni.

La situazione è tornata alla normalità dopo mezzogiorno, una volta cessato il pericolo legato all’allarme bomba. La circolazione ferroviaria è stata ripristinata a partire dalle 12,16.

L’allarme bomba a Trapani

I cosiddetti allarmi bomba non sono infrequenti nel nostro Paese. Basta risalire allo scorso 5 aprile per un caso simile, avvenuto in piazza Vittorio Emanuele a Trapani, anche in questo caso a pochi passi dalla stazione ferroviaria.

A fare la segnalazione una donna, la quale si era imbattuta in un possibile ordigno inesploso all’interno di uno scantinato, inizialmente scambiato per un reperto archeologico.

Preoccupata per la sua sicurezza, la donna ha segnalato immediatamente il ritrovamento alle forze dell’ordine, interevute tempestivamente per mettere in sicurezza l’area ed evacuare gli edifici limitrofi.

L’esplosione nel Pesarese

Sono passate soltanto poche ore dall’allarme bomba di Vallefoglia, nel Pesarese, dove una grave esplosione si è verificata in una mansarda con il grave ferimento di un uomo di 37 anni.

L’episodio è avvenuto nel pomeriggio del 10 giugno, con il boato improvviso che ha sconvolto la tranquillità del luogo, seguito dall’arrivo di un elisoccorso. Un’esplosione per la quale si è ipotizzata la deflagrazione di un ordigno fabbricato con dinamite.

 

Fonte foto: ANSA

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