Bagno vietato alle cassiere del supermercato MD di Brandizzo, gli audio della direttrice: "Fatevela addosso"
Brandizzo, direttrice del negozio MD voleva vietare l'utilizzo del bagno alle cassiere: presidio di protesta
Presidio di protesta a Brandizzo (Torino) organizzato dal sindacato Uiltucs di Ivrea. L’iniziativa si è svolta giovedì 20 giugno davanti al supermercato MD dopo che nelle scorse ore è emersa una chat tra i dipendenti dello store e la direttrice in cui quest’ultima, con toni duri, voleva vietare l’utilizzo della toilette alle cassiere.
- Brandizzo, presidio di protesta: la direttrice dell'MD voleva vietare l'uso del bagno alle cassiere
- Le richieste del sindacato Uiltucs
- Le scuse della direttrice
Brandizzo, presidio di protesta: la direttrice dell’MD voleva vietare l’uso del bagno alle cassiere
Il caso è deflagrato dopo che in una chat tra dipendenti è circolato il messaggio audio della store manager.
La direttrice, con un vocale dal tono grave di tre minuti mandato ad inizio mese sul gruppo WhatsApp usato per comunicare con le dipendenti del punto vendita, così si pronunciava: “Basta, mi avete rotto! Da oggi è vietato andare in bagno fuori dal quarto d’ora di pausa: piuttosto fatevela addosso!”.
L’MD di Brandizzo
Le richieste del sindacato Uiltucs
Davanti al negozio, per il presidio, si sono presentate anche alcune ex dipendenti che hanno narrato le loro esperienze.
“Abbiamo chiesto al sindaco di Brandizzo di farsi parte attiva nei confronti di MD per riuscire a portarli al tavolo – ha spiegato Francesco Sciarra, segretario generale territoriale della Uiltucs Ivrea – dopo tutto quello che è successo non si può pensare di risolvere la vicenda con i cinque giorni di sospensione della direttrice”.
“Il messaggio audio è solo l’ultimo episodio di una lunga serie – ha aggiunto Sciarra -. I problemi con questa responsabile del punto vendita vanno avanti da tempo. Ora le lavoratrici hanno chiesto il nostro intervento perché la misura è colma”.
Le scuse della direttrice
Come riferito in una nota dall’azienda, la direttrice, nel corso di un incontro convocato subito dopo l’accaduto, “ha ammesso, alla presenza di gran parte del personale, di aver commesso una sciocchezza e ha chiesto scusa a tutti i presenti per il comportamento avuto, frutto, a suo dire di un momento di nervosismo”.