Alex Marangon trovato morto a Vidor, l'autopsia rivela dettagli inediti: potrebbe essere stato picchiato
Come è morto Alex Marangon? L'autopsia non nega la possibilità di una colluttazione prima della caduta dall'abbazia di Vidor. Cosa emerge
Alex Marangon potrebbe non essere morto sul colpo. Lo sostiene la relazione che accompagna l’autopsia effettuato dal medico legale Alberto Furlanetto incaricato dalla Procura di Treviso. Il 25enne potrebbe aver vissuto una lenta agonia dopo essere precipitato dal belvedere in prossimità dell’abbazia di Vidor, ma prima di cadere nel vuoto avrebbe avuto una colluttazione con terze persone.
- L'autopsia
- Alex Marangon aveva litigato con qualcuno?
- Vidor, l'abbazia, l'ayahuasca e la morte nel Piave
L’autopsia
Come riporta Adnkronos nelle conclusioni della perizia medico legale effettuata da Alberto Furlanetto, l’esperto incaricato dalla Procura di Treviso, “la dinamica del suicidio per precipitazione appare maggiormente compatibile” con le lesioni presenti sul corpo di Alex Marangon, il 25enne di Marcon (Venezia) morto nella notte tra il 28 e il 29 luglio 2024 e ritrovato cadavere su un’isolotto del Piave il 2 agosto.
Secondo Furlanetto Alex sarebbe morto a seguito di un “violento trauma cranico” cagionato dalla caduta “oltre il parapetto della terrazza belvedere, forse con le mani in avanti”, un volo di almeno 15 metri durante il quale avrebbe “ripetutamente urtato contro i rami degli alberi posti lungo il dirupo sottostante la balaustra della terrazza”.
Fonte foto: ANSA
Oltre al trauma cranico, però, dopo l’impatto Alex Marangon avrebbe anche impattato “sul lato sinistro del torace ove si produceva un significativo trauma toracico“.
La morte non sarebbe sopraggiunta subito. Furlanetto scrive che il trauma cranico “non causa un decesso immediato” sebbene i tempi siano comunque brevi. Inoltre, in corrispondenza del trauma toracico era presente “una cospicua raccolta ematica” che per realizzarsi richiede diverso tempo. In conclusione, secondo il medico legale Alex Marangon avrebbe agonizzato per circa 30 minuti.
Alex Marangon aveva litigato con qualcuno?
Un’altra ipotesi sollevata da Furlanetto è quella relativa a una possibile colluttazione che Alex Marangon potrebbe aver avuto con qualcuno prima di precipitare nel vuoto.
Secondo il medico legale, infatti, le lesioni presenti sul capo e sul volto del 25enne potrebbero essere stata causate sia dall’impatto con rami e foglie durante la caduta, ma non si esclude “che egli abbia subito dei colpi prima di cadere”. Lo stesso discorso si può fare per “la frattura costale sinistra”, anch’essa attribuibile alla caduta ma senza escludere “una diversa etiologia” come “un calcio ricevuto durante una colluttazione”. Lo riporta la Tribuna di Treviso.
Vidor, l’abbazia, l’ayahuasca e la morte nel Piave
Quasi un anno dopo la tragedia le dinamiche che hanno portato alla morte di Alex Marangon non sono ancora chiare. Come già detto, nella notte tra il 28 e il 29 luglio 2024 il 25enne scomparve dall’abbazia di Vidor, dove da diversi giorni si teneva un incontro musicale e sciamanico.
Il suo corpo venne ritrovato il 2 agosto su un isolotto lungo il fiume Piave. Venne fuori che durante gli incontri i partecipanti assumevano ayahuasca, una sostanza psicotropa che probabilmente alterò le capacità del ragazzo fino a farlo precipitare da un terrazzo dell’abbazia.
Nel corso delle prime fasi delle indagini gli altri partecipanti negarono che durante le giornate nell’abbazia fosse presente l’ayahuasca, ma gli esiti dei test tossicologici confermarono che Marangon l’avesse assunta prima di morire. Le indagini per stabilire eventuali responsabilità sono ancora in corso.
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