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Alessio Pedrotti morto a Civezzano vicino Trento, la caduta dalle scale non convince: si indaga per omicidio

Mistero sulla morte di Alessio Pedrotti, scomparso a Civezzano, Trento. Dopo una prima ipotesi di incidente domestico, ora si indaga per omicidio

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La morte di Alessio Pedrotti è ancora avvolta nel mistero. Scomparso lo scorso 20 dicembre, cinque giorni dopo essere stato trovato agonizzante nella sua casa a Civezzano vicino Trento, il suo decesso era stato collegato in un primo momento a una caduta accidentale dalle scale. Le indagini però proseguono con i Ris di Parma e non escludono anche l’omicidio.

Com’è morto Alessio Pedrotti?

Alessio Pedrotti, cinquantenne artigiano di Trento, è morto lo scorso 20 dicembre. Cinque giorni prima era stato trovato in una pozza di sangue dal figlio nella sua abitazione.

Le indagini sulla sua triste vicenda proseguono e, dopo essersi orientate su un possibile incidente domestico – una caduta dalle scale – ora paiono non escludere anche la pista che porta all’omicidio.

alessio pedrotti civezzanoFonte foto: © 2025 OpenMapTiles | © 2025 OpenStreetMap contributors | © 2025 TomTom | Tuttocittà
Il luogo della tragedia

Tutto quello che non torna

Sono tante infatti le cose che non tornano circa la sua morte. Di queste si sta occupando il Ris di Parma, convocato come supporto dalla Procura che ha aperto un fascicolo per omicidio, com’è prassi per disporre l’autopsia. Proprio questa, effettuata sulla sua salma negli scorsi giorni, ha stabilito che la causa della morte del cinquantenne è stata una setticemia.

Gli inquirenti hanno però ancora tanti nodi da sciogliere. Si indaga per scoprire se ci fosse o meno un’altra persona in casa nel momento della sua morte – un’abitazione che è stata trovata chiusa a chiave dall’interno, in ordine e che ora è sotto sequestro.

Come detto, la prima pista battuta dagli investigatori portava a una caduta in casa dalle scale, un tragico e accidentale incidente. Questa non è ancora stata scartata del tutto come ipotesi ma ad essa se ne stanno affiancando altre.

Artigiano morto a a Civezzano

L’uomo è stato trovato in fondo a delle scale di legno ripide. Vicino al corpo c’erano attrezzature da arrampicata, prive di tracce di sangue, un fatto sospetto. Così com’era intonsa anche la ringhiera.

Ma c’è di più. L’autopsia ha rilevato delle ferite – quelle che hanno portato poi all’emorragia fatale – sul braccio di Alessio Pedrotti, poco compatibili con la caduta. Si tratta di due o tre fori nella parte posteriore dell’arto. Sarà fondamentale capire come l’uomo se le sia procurate e trovare, cosa non ancora fatta, l’oggetto che avrebbe potuto inferirgliele.

Sono attesi i risultati del sopralluogo dei carabinieri della Scientifica e nei prossimi giorni potrebbe essere disporre un inventario degli oggetti presenti nell’abitazione per far luce sulla potenziale arma del delitto.

Chi era Alessio Pedrotti

Alessio Pedrotti era un artigiano trentino di 50 anni. Viveva a Barbaniga, frazione di Civezzano, Trento, nel Trentino Alto Adige, e aveva tre figli avuti con la sua ex moglie. Aveva una vita attiva, era uno sportivo e un grande amante della montagna e dell’arrampicata.

È stato trovato in fin di vita da suo figlio che ha subito lanciato l’allarme. Vana la corsa all’ospedale Santa Chiara di Trento dove è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva e dove è deceduto cinque giorni dopo. Qualche giorno prima, era stato dimesso dall’ospedale a causa di problemi di salute.

Dopo la sua morte, i carabinieri hanno parlato con quanti lo conoscevano ma dai colloqui non sono emerse situazioni particolari o elementi utili per ricostruire le sue ultime ore di vita. La sera prima, dalle prime ricostruzioni, era stato al bar con un amico. L’indomani è morto in circostanze ancora tutte da chiarire.

alessio-pedrotti-civezzano-morto Fonte foto: ANSA/Fb
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