Alessia Pifferi ha chiesto di uscire dal carcere per andare sulla tomba della figlia: la risposta dei giudici
Alessia Pifferi vorrebbe lasciare il carcere di San Vittore per visitare la tomba della piccola Diana. La Corte D'Assise nega il consenso
Alessia Pifferi vorrebbe uscire per visitare la tomba della piccola Diana, sua figlia, morta di stenti a Milano. Per la sua morte la 37enne è stata accusata di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. I suoi legali hanno depositato l’istanza presso la Corte d’Assise di Milano dopo il “no” dei pm Rosaria Stagnaro e Francesco De Tommasi.
- Alessia Pifferi chiede di uscire dal carcere
- La risposta dei giudici
- La morte di stenti della piccola Diana
Alessia Pifferi chiede di uscire dal carcere
Alessia Pifferi, la mamma di 37 anni accusata di omicidio volontario nei confronti di sua figlia Diana, ha chiesto di uscire dal carcere per visitare la tomba della bambina.
La domanda è stata presentata presso la Corte d’Assise da parte del suo avvocato Alessia Pontenani.
Alessia Pifferi vorrebbe uscire dal carcere per far visita alla tomba della piccola Diana, sua figlia
Come detto in apertura, un “no” era già arrivato dalla Procura di Milano e si attendeva la decisione della Corte d’Assise.
Nello specifico, Alessia Pifferi chiede di potersi recare presso il cimitero di San Giuliano, dove la piccola Diana riposa, e dunque il permesso di lasciare il carcere di San Vittore.
La risposta dei giudici
La Corte d’Assise ha respinto la richiesta
Come scrive ‘Repubblica’, la Corte presieduta da Ilio Mannucci Pacini ha motivato la scelta spiegando che la richiesta non è contemplata nella normativa dell’articolo 30 dell’ordinamento penitenziario che disciplina i permessi da concedere ai detenuti “per eventi familiari di particolare gravità”.
Dopo il video mandato in onda da ‘Quarto Grado’ con la confessione di Alessia Pifferi, il lavoro dei Tribunali procede.
La morte di stenti della piccola Diana
Diana aveva un anno e mezzo ed è morta di stenti all’interno dell’appartamento di Alessia Pifferi, sua madre, nel quartiere milanese di Parco Lambro.
Alessia Pifferi si era allontanata da casa per 6 giorni, lasciando la piccola con due biberon pieni di latte e bottigliette d’acqua. Al suo ritorno, Diana era morta.
Secondo l’avvocato Pontenani, Alessia Pifferi soffrirebbe di un ritardo mentale, ma fino ad oggi la Corte d’Assise ha negato la possibilità di una perizia psichiatrica ritenendola non necessaria.
Secondo la legale, inoltre, il quoziente intellettivo di Alessia Pifferi sarebbe l’equivalente di quello di una bambina di 7 anni.