Alert maremoto a Messina e Reggio Calabria, ma è un test: tre giorni di esercitazione "Sisma dello Stretto"
La Protezione civile ha inviato a circa mezzo milione di cittadini un messaggio per testare il sistema di emergenza IT-Alert
Dalle 10 di stamattina circa mezzo milione di abitanti di Messina e Reggio Calabria hanno ricevuto sul proprio telefonino un messaggio di allerta maremoto. Niente paura: è un test della Protezione civile per simulare un ipotetico terremoto sullo Stretto e collaudare il sistema di allarme pubblico IT-alert, attualmente in fase di sperimentazione. L’esercitazione dovrebbe riguardare circa cinquemila persone per tre giorni durante i quali sarà valutata la risposta dello Stato e degli enti locali in caso di catastrofe naturale.
La simulazione
Per l’esercitazione il dipartimento ha simulato l’eventualità di un terremoto di magnitudo 6 con epicentro in provincia di Reggio Calabria, tale da poter generare un maremoto che potrebbe colpire alcuni comuni costieri del reggino e del messinese.
Il messaggio mandato sui telefonini dei cittadini coinvolti recita: “Esercitazione protezione civile. Test invio messaggio di allarme per possibili onde di maremoto generate da terremoto con epicentro nella provincia di Reggio Calabria” rinviando al sito dell’IT-Alert per avere tutte le informazioni.
Lo scenario ipotizzato ripercorre quello del sisma che nel 16 gennaio 1975 colpì lo stretto di Messina con una magnitudo di 5,3 coinvolgendo 90 località Sicilia e Calabria e provocando gravi danni agli immobili, tra il 25 e il 50 percento, e circa il 10 per cento dei crolli.
“Il sisma è uno degli eventi che più impattano sulle nostre comunità, come distruzione, devastazione e come tempi di ripresa ” ha sottolineato il capo della Protezione civile nazionale, Renato Curcio.
“È da gennaio che stiamo lavorando su questa esercitazione nazionale – ha spiegato – Abbiamo immaginato uno scenario severo, non per impaurire, ma per creare consapevolezza, perché bisogna sapere su quale territorio si vive. Noi istituzioni dobbiamo sapere quali sono le possibilità che la natura, purtroppo, ci offre anche con le sue negatività e dobbiamo essere pronti, consapevoli. Sereni, ma pronti”.
⚠️Oggi #4novembre dalle h10 i cittadini che si trovano nei comuni costieri di Reggio Calabria e Messina, coinvolti in #ExeStretto22, riceveranno sul cellulare un messaggio di prova del sistema di allarme pubblico #ITalert
📲lL MESSAGGIO È UN TEST. Più info https://t.co/6BwPnfF5w7 pic.twitter.com/XVlbPWR1P6— Dipartimento Protezione Civile (@DPCgov) November 4, 2022
Come funziona l’IT-Alert
Con l’esercitazione “Sisma nello Stretto 2022” la Protezione civile ha dato il via dunque al test di It-Alert, il sistema nazionale di allarme pubblico per l’informazione della popolazione che si basa sulla rete di telefonia mobile.
Una volta ricevuto l’alert, sul display compare il testo del messaggio che non permette di compiere azioni sul cellulare, a eccezione delle telefonate, fino a quando non viene premuto il tasto “Ok”.
L’esercitazione
Fino a domenica migliaia di volontari dei dipartimenti regionali di Sicilia e Calabria metteranno in pratica i protocolli di soccorso e supporto alla popolazione colpita dal sisma. Nella maxi esercitazione saranno coinvolti i vigili del fuoco, tutte le forze di polizia, il comando operativo di vertice interforze (Covi) che raggruppa esercito, marina militare e aeronautica militare, le Asp interessate, la Croce Rossa, gli psicologi dell’emergenza e l’Ingv.
Come riporta Repubblica, in Sicilia saranno interessate le popolazioni di 19 comuni del Messinese, che saranno accolte in 8 accampamenti, completi di dotati di cucine, mense e servizi igienici, allestiti a Messina, Roccalumera, Letojanni, Ali Terme, Rometta, Villafranca, Milazzo e Falcone.
Chiamati in causa anche circa 50 enti tra amministrazioni comunali, compagnie telefoniche, l’agenzia spaziale italiana, l’Anas, la Snam, l’università della Calabria e la rete dei laboratori universitari di ingegneria sismica, che avrebbero un ruolo rilevante in caso di disastro.