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Alec Baldwin, la confessione sull'arma dell'assistente alla regia

Nuovo capitolo nella vicenda che riguarda l'incidente sul set di 'Rust', in cui Alec Baldwin ha ucciso per errore la direttrice della fotografia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Mancato controllo. David Halls, l’assistente alla regia che ha consegnato la pistola all’attore Alec Baldwin sul set del film ‘Rust’, avrebbe confessato agli investigatori di non aver controllato bene quanti proiettili ci fossero nel tamburo. L’arma da cui è partito il colpo ha poi ucciso la direttrice della fotografia, Halyna Hutchins. Lo riporta la Cnn, che cita il testo di un mandato di perquisizione.

Alec Baldwin, la confessione sull’arma di David Halls (assistente alla regia)

Secondo quanto scritto nel mandato di perquisizione, l’assistente alla regia David Halls avrebbe detto di aver visto solo 3 proiettili e di aver pensato che avrebbe dovuto controllare anche il resto del caricatore, ma di non essere sicuro di averlo fatto girare completamente.

Da un altro  documento simile risulterebbe che Halls avrebbe gridato che l’arma fosse ‘fredda’, che in gergo significa inoffensiva poiché caricata a salve, prima di darla ad Alec Baldwin.

Il mandato di perquisizione riguarda fra l’altro anche un furgone di scena, in cui si trova una cassaforte con all’interno le armi usate durante le riprese: l’addetta a quelle armi, Hannah Reed- Gutierrez, avrebbe riferito che solo poche persone ne conoscono la combinazione, aggiungendo che i proiettili veri non sono permessi sul set, e che quelli che vengono utilizzati sono a salve e vengono lasciati su un carrello sul set, senza protezione.

Il giorno prima del tragico incidente c’era stato uno sciopero, ma secondo diversi testimoni non c’era comunque un clima litigioso sul set.

Morte sul set di ‘Rust’, cosa rischia Alec Baldwin

Gli investigatori hanno raccolto sul set 600 oggetti, fra i quali tre pistole e circa 500 munizioni. Recuperato anche il proiettile che ha ucciso la direttrice della fotografia Halyna Hutchins e ferito il regista Joel Souza.

“I fatti sono chiari: la pistola data ad Alec Baldwin” era carica con proiettili veri, “stiamo cercando di capire come munizioni reali siano arrivate sul set”, ha detto lo sceriffo della contea di Santa Fe, Adan Mendoza.

Mary Carmack-Altwies, procuratrice distrettuale di Santa Fe (New Mexico), ha dichiarato che “tutte le opzioni sono sul tavolo, a questo punto delle indagini nessuno viene escluso“, rispondendo a domande su una possibile incriminazione di Alec Baldwin. Nei prossimi giorni potrebbero esserci degli arresti.

L’attore avrebbe dovuto impugnare una Pietta a canna lunga calibro 45 e sparare verso la telecamera: gli sarebbe stata data una pistola carica a sua insaputa e, una volta premuto il grilletto, avrebbe colpito al torace Halyna Hutchins, ferendo Joel Souza che si trovava alle spalle della 42enne. La vittima, sposata e con un figlio, è morta in ospedale.

Alec Baldwin, la confessione sull'arma dell'assistente alla regia Fonte foto: ANSA

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