Aldo Spinelli e il patteggiamento dopo Giovanni Toti nell'inchiesta in Liguria: 3 anni e 2 mesi per corruzione
Dopo Giovanni Toti e Paolo Signorini arriva il patteggiamento di Aldo Spinelli, l'imprenditore accusato di corruzione nell'inchiesta sulla Regione Liguria
E sono tre. L’inchiesta sulla corruzione in Liguria, che ha coinvolto Giovanni Toti costringendolo alle dimissioni da governatore, registra un nuovo capitolo: il patteggiamento dell’imprenditore Aldo Spinelli, che segue quelli dell’ormai ex numero uno della Regione (2 anni e 1 mese) e di Paolo Signorini, presidente dell’Autorità portuale (3 anni e 5 mesi).
- Aldo Spinelli e l'accordo per il patteggiamento
- La versione degli avvocati di Spinelli
- Il patteggiamento di Giovanni Toti e Paolo Signorini
Aldo Spinelli e l’accordo per il patteggiamento
Aldo Spinelli ha atteso l’ultimo giorno utile per trovare un accordo sul patteggiamento con la Procura di Genova ed evitare il processo.
L’ex presidente di Genoa e Livorno ha chiuso – tramite i suoi legali – per una pena di 3 anni e 2 mesi, oltre a:
- 400 mila euro confiscati;
- interdizione temporanea dai pubblici uffici;
- divieto di contrattazione con la pubblica amministrazione.
Giovanni Toti e Aldo Spinelli
La palla adesso passa al giudice per l’udienza preliminare (gup), che dovrà appunto fissare un appuntamento e ratificare l’accordo.
La versione degli avvocati di Spinelli
I tre avvocati di Spinelli – Alessandro Vaccaro, Andrea Vernazza e Francesca Pastore – hanno spiegato che avrebbero voluto affrontare il processo, “certi di dimostrare nei fatti l’innocenza di Aldo Spinelli”.
E allora perché patteggiare? In primis per “la prospettiva di affrontare, peraltro come unico imputato, un processo che si sarebbe protratto per anni”, e poi per “preservare le aziende e la famiglia dal danno mediatico che ne sarebbe derivato”, recita la nota dei legali.
Il patteggiamento di Giovanni Toti e Paolo Signorini
Aldo Spinelli succede quindi a Giovanni Toti e Paolo Signorini, rispettivamente ex governatore della Liguria e presidente dell’Autorità portuale.
Entrambi, infatti, hanno già patteggiato:
- 3 anni e 5 mesi: Paolo Signorini;
- 2 anni e 1 mese: Giovanni Toti
Anche loro sono in attesa del gup, che dovrà esprimersi sulla congruità di quanto stabilito tra gli accusati e la Procura.