Alberto Rizzotto autista del bus precipitato a Mestre: chi era il 40enne morto nello schianto, ipotesi malore
Dietro all'incidente di Mestre potrebbe esserci il malore dell'autista, un italiano di 40 anni
Forse un malore dietro all’incidente. Questa una delle prime ipotesi, suffragata dalla mancanza di segni di frenata sull’asfalto. A guidare l’autobus c’era il 40enne Alberto Rizzotto, originario della provincia di Treviso.
Chi era l’autista dell’autobus
Alla guida dell’autobus caduto dal cavalcavia a Mestre c’era Alberto Rizzotto. Un uomo di 40 anni che guidava gli autobus da circa 7, come riferito dall’assessore alla viabilità del comune di Venezia Renato Boraso.
Rizzotto lavorava per la Martini Bus Srl, la ditta che aveva noleggiato il mezzo coinvolto nell’incidente alla società La Linea, la quale aveva a sua volta il contratto di trasporto dei turisti del campeggio che stavano tornando da una gita a Venezia.
Vigili del fuoco impegnati nei soccorsi
L’autista dell’autobus era originario del comune di Tezze di Piave, in provincia di Treviso. Secondo quanto dichiarato dal prefetto di Venezia, il suo è stato l’ultimo corpo a essere estratto dalle lamiere dell’autobus.
Forse un malore dietro allo schianto
Proprio l’esperienza dell’autista nella guida degli autobus e alcuni indizi trovati sul luogo del disastro hanno fatto supporre alle forze dell’ordine, che stanno indagando su quanto accaduto, che dietro all’incidente possa esserci stato un malore di Rizzotto.
Secondo quanto riportato dal comandante della polizia municipale di Venezia infatti, sulla carreggiata non ci sarebbero stati segni di frenata in corrispondenza del punto in cui l’autobus è caduto dal cavalcavia.
Il mezzo avrebbe sbattuto più volte contro il guardrail, stando a quanto riportato da alcuni testimoni, prima di sfondarlo e precipitare per 15 metri, fino a schiantarsi a terra e prendere fuoco.
Il bilancio dell’incidente
Dalle lamiere dell’autobus sono state estratte vive 18 persone, mentre 21 sarebbero i morti. Di questi, oltre all’autista, sono stati identificati 5 cittadini ucraini e uno tedesco.
Tra le persone ricoverate negli ospedali medici, allertati dal sistema di coordinamento per le emergenze, anche alcuni bambini e dei feriti molto gravi. Quattro persone sarebbero state ricoverate in codice rosso, una di loro sarebbe in condizioni critiche.
Il Comune di Venezia ha già proclamato il lutto cittadino, mentre il Governatore del Veneto Luca Zaia ha annunciato che nella giornata di mercoledì 4 ottobre le bandiere all’esterno degli edifici pubblici saranno a mezz’asta in tutta la Regione.