Albania, truffa con i call center: ricercati 9 italiani, accuse di evasione fiscale e falso trading online
La procura di Tirana ha emesso degli ordini di cattura per gli amministratori di diversi call center con sede nella capitale albanese
Nove italiani sono ricercati dalle forze dell’ordine per aver messo in piedi delle truffe attraverso call center a Tirana, capitale dell’Albania. Sarebbero diversi i milioni di euro percepiti illegalmente. Il numero delle vittime dei raggiri non è noto, ma secondo quanto si apprende si tratta di cittadini residenti in diversi Paesi dell’Unione europea.
- L'ordine di cattura e le accuse
- Cosa è emerso dalle indagini
- Il Registro delle opposizioni contro i call center
L’ordine di cattura e le accuse
Come riportato dall’agenzia di stampa ‘Ansa’, la procura di Tirana ha emesso complessivamente 15 ordini di cattura nei confronti di diversi amministratori di call center. I nove italiani sono tra questi e avrebbero tutti già lasciato l’Albania facendo perdere le loro tracce.
Le accuse sono di falso trading online ed evasione fiscale. Secondo un comunicato diffuso dalla polizia le loro generalità sono al momento coperte dal segreto istruttorio.
Cosa è emerso dalle indagini
Le indagini sono state condotte con la collaborazione della polizia finanziaria. Stando a quanto emerso i call center finiti sotto la lente di ingrandimento della procura albanese operavano in stretta cooperazione tra loro.
Il modus operandi consisteva nel convincere le ignare vittime delle chiamate a investire soldi in piattaforme online. Almeno 5,7 milioni di euro finiti nei conti correnti sarebbero poi stati ritirati dalle banche senza che venissero dichiarati nei rispettivi bilanci societari.
Il Registro delle opposizioni contro i call center
Come vi abbiamo raccontato nei mesi scorsi, è entrato in funzione anche per i numeri di cellulare il Registro Pubblico delle Opposizioni, lo strumento gratuito del Ministero dello Sviluppo Economico che permette di richiedere il blocco delle telefonate moleste di telemarketing.
Secondo la normativa, le chiamate dei call center vengono sospese entro 15 giorni dalla richiesta dell’iscrizione al registro, dal momento che tutte le aziende del settore iscritte al Roc (il Registro degli Operatori di Comunicazione), ossia tutte quelle che rispettano la legge, sono tenute a eliminare dalla loro lista i numeri che hanno rimosso il consenso al trattamento dei dati.
Tuttavia la misura si sarebbe in parte rivelata un flop: il problema è rappresentato dal grande numero di operatori che agiscono nell’illegalità e nel sommerso o da sedi estere, aggirando tutte le norme.