Aggredita con liquido urticante a Torre del Greco, la vittima ha 52 anni: come sta
La donna avvicinata da un'automobilista con passeggero: cosa c'è scritto sul referto medico. Il gesto a poche ore dal blitz con l'acido a Napoli
È stata avvicinata da due donne in auto, quindi, accostatasi al finestrino, le sarebbe stato lanciato in volto del liquido urticante. È successo a Torre del Greco. La vittima è una 52enne.
- Aggressione con liquido urticante a Torre del Greco, la dinamica
- Lancia liquido urticante in provincia di Napoli, come sta la vittima
- Colpita da liquido urticante in pieno volto, chi è la 52enne che ha denunciato
Aggressione con liquido urticante a Torre del Greco, la dinamica
La dinamica, denunciata dalla donna ai carabinieri ieri notte, è la seguente: una donna a bordo di un’autovettura di colore grigio ha attirato l’attenzione della vittima, spingendola ad avvicinarsi al finestrino (abbassato). Quindi una seconda donna, seduta sul posto del passeggero, ha approfittato della prossimità della 52enne per lanciarle del liquido urticante, colpendola in volto.
È successo a Torre del Greco, in provincia di Napoli, in via Vittorio Veneto, durante la mattina del 30 maggio. La denuncia è invece arrivata la sera stessa, del caso sono stati interessati i militari dell’Arma.
Le due donne non sono state riconosciute dalla denunciante, che ha sottolineato come una loro identificazione potrebbe essere stato resa più difficile dal fatto che entrambe indossavano mascherine chirurgiche.
Lancia liquido urticante in provincia di Napoli, come sta la vittima
“Dermatite da caustici con severo edema del volto e dolorosa congiuntivite”: così è scritto nel referto medico, riguardo alle condizioni della vittima. La prognosi è fortunatamente di un paio di settimane.
L’assistenza medica si è resa necessaria in seguito a un forte bruciore agli occhi, accusato dalla donna successivamente all’aggressione.
Colpita da liquido urticante in pieno volto, chi è la 52enne che ha denunciato
Sulle prime la 52enne non avrebbe dato importanza al gesto: ”Mi occupo del recupero di persone disagiate – ha spiegato ai carabinieri di Torre del Greco – dei disabili e soprattutto di tutto ciò che riguarda il bullismo tra minori”.
”In relazione all’associazionismo di cui mi occupo – continua il racconto della donna – sono oggetto di commenti minatori sui vari social network e di minacce a mezzo telefono, vicende già riferite alla polizia di Stato di Torre del Greco all’inizio di quest’anno”.
L’aggressione di Torre del Greco è avvenuta a poche ore da un gesto simile, sebbene diverso negli esiti finali (in questo secondo caso ben più gravi), avvenuto stavolta ma non provincia ma proprio a Napoli: due sorelle sono state sfregiate con l’acido, ad ammettere la responsabilità del gesto è stata la zia, che si è costituita.