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Aggredisce passanti a Milano con il corano in mano: "Gridava Allah akbar". Arrestato 33enne, un ferito lieve

Un 33enne di cittadinanza egiziana ha aggredito tre passanti a Milano, ferendone uno. Secondo testimoni avrebbe gridato "Allah akbar"

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Un 33enne ha aggredito a mani nude tre persone per strada a Milano agitando in aria una copia del Corano. Secondo i testimoni l’uomo indossava una tunica islamica e avrebbe gridato ‘Allah akbar”. L’uomo è stato arrestato dalla polizia e portato in codice giallo in ospedale per accertamenti. Uno dei passanti è stato ferito lievemente al volto.

L’aggressione

L’aggressione è avvenuta su viale Monza, in zona Villa San Giovanni, intorno alle 14.30. L’uomo in evidente stato di alterazione ha assalito tre passanti stringendo in mano una copia del Corano e urlando delle frasi in arabo. “Ho sentito delle urla, dalla vetrina vedevo un uomo dall’altra parte della strada con la tunica grigia lunga fino ai piedi che dava fastidio ai passanti e urlava frasi in arabo, anche Allah Akbar” ha detto a ‘Repubblica’ uno dei commercianti della zona che ha assistito alla scena.

A rimanere lievemente ferito è stato un 44enne di origini ecuadoriane, trasportato in codice verde all’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo per alcuni traumi riportati al volto.

Fonte foto: Tuttocittà.it

La zona di Milano dove è avvenuta l’aggressione

L’arresto

L’uomo è stato arrestato dagli agenti della Digos per “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa” (articolo 604 bis del Codice penale) e sarà processato per direttissima nella giornata di lunedì 16 ottobre. L’aggressore era stato denunciato subito nella serata di sabato dall’ufficio prevenzione generale della questura per lesioni.

Secondo quanto ricostruito finora, l’episodio non sarebbe legato in alcun modo al corteo che nelle stesse ore stava sfilando per le strade di Milano, durante la giornata di manifestazioni pro Palestina.

I precedenti

Il 33enne, irregolare e senza fissa dimora, era già stato espulso nel 2020 e ha precedenti in materia di migrazione: secondo quanto ricostruito da ‘Il Corriere della Sera’ fu arrestato nel 2014 a Pozzallo, in Sicilia, perché ritenuto uno degli scafisti.

Lo scorso luglio un nuovo arresto per inottemperanza del provvedimento di espulsione e da allora ha l’obbligo di firma nel Legnanese. Secondo fonti investigative il 33enne manifesta una certa ostilità verso il mondo occidentale, ma non ci sono al momento elementi che ne attestino la radicalizzazione.

volante-polizia Fonte foto: ANSA
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