Afghanistan, scomparso neonato affidato a soldato Usa: l'appello
La famiglia fuggita da Kabul lancia un appello per ritrovare il piccolo affidato a un soldato americano lo scorso agosto
Le immagini del caos che si è scatenato all’aeroporto di Kabul lo scorso agosto, dopo la presa della città da parte dei talebani, sono ancora vivide nella memoria di tutti. Lo sono in particolare le immagini dei neonati passati oltre il filo spinato ai soldati americani, dalle mani di genitori disperati e messi di fronte a una scelta difficilissima.
Mirza Ali Ahmadi e sua moglie Suraya erano all’aeroporto di Kabul il 19 agosto e sono stati travolti dalla calca di persone nel panico. Per proteggere il loro piccolo di due mesi, lo hanno affidato a un soldato Usa convinti che presto sarebbero riusciti a varcare l’ingresso.
Del piccolo, però, si è persa ogni traccia. All’agenzia Reuters i genitori hanno lanciato un appello per ritrovare il loro bebè nella speranza di raggiungere il soldato americano a cui l’avevano affidato.
Dopo la fuga da Kabul, la famiglia composta dai due genitori e altri quattro figli è riuscita ad arrivare prima in Qatar, poi in Germania, e infine negli Stati Uniti.
Nell’attesa di essere trasferiti definitivamente in qualche zona degli Usa, Suraya ha detto: “Quello di cui mi importa ora è ritrovare il mio bambino“.