Aereo su rotta Malpensa-Palermo perde contatto radio: due caccia si alzano in volo per controllarlo
Un aereo Airbus 319 partito da Malpensa e diretto a Palermo ha perso momentaneamente i contatti radio con i controllori del traffico aereo civile
Due caccia intercettori Eurofighter sono decollati dalla base aerea di Trapani Birgi con l’obiettivo di raggiungere e identificare un Airbus 319 partito da Malpensa e diretto a Palermo, che aveva perso momentaneamente i contatti radio con i controllori del traffico aereo civile. Lo ha reso noto l’Aeronautica Militare attraverso un comunicato.
L’operazione
L’ordine di decollo immediato, che nel gergo tecnico è denominato “scramble”, è partito dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile dell’area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata che sono deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.
Già durante la fase di avvicinamento all’aereo civile, resa possibile grazie alle informazioni fornite dal personale “guida caccia” da terra, sono state ripristinate le comunicazioni radio. Ciò nonostante, è stata comunque portata a termine da parte dei due caccia intercettori Eurofighter la procedura di “visual identification”(VID). Dopo averlo scortato per un ulteriore tratto di volo, i due caccia sono rientrati a Trapani.
Due caccia Eurofighter, in una foto d’archivio.
Cosa fa l’Aeronautica Militare
L’Aeronautica Militare assicura 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, la sorveglianza dello Spazio Aereo Nazionale, attraverso un complesso sistema di difesa aerea integrato fin dal tempo di pace con quello degli altri paesi NATO.
L’ordine di decollo immediato, in gergo “scramble”, è impartito dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon (in Spagna), che è responsabile del servizio di sorveglianza dello spazio aereo del sud Europa, alle sale operative del 11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico (FE) e del 22° Gruppo D.A.M.I. di Licola (NA). I due Gruppi sono posti, per il tramite del Reparto D.A.M.I., alle dipendenze della Brigata Controllo Aerospazio, che ha funzione di Service Provider e referente di Forza Armata, attraverso il Comando Operazioni Aerospaziali, nei settori di Difesa Aerea Missilistica Integrata e di Coordinamento e Controllo del Traffico Aereo Operativo.
Quali sono gli stormi che assicurano il servizio di Difesa Aerea
Gli Stormi dell’Aeronautica Militare che, con gli assetti Eurofighter, assicurano il servizio di Difesa Aerea sono 4: nello specifico, essi sono il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle, il 37° Stormo di Trapani e il 51° Stormo di Istrana.
Dal mese di marzo del 2018, inoltre, nel sistema di difesa aerea nazionale sono stati integrati anche i velivoli F-35A del 32° Stormo di Amendola, che hanno specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione e contribuiscono così alla difesa dei cieli italiani. I velivoli F-35A del 32° Stormo di Amendola sono stati i primi aeroplani di 5^ generazione impiegati dalla NATO per sorvegliare lo spazio aereo dell’Alleanza in una operazione NATO di Air Policing.