È morto l'inventore del Tiramisù, Ado Campeol: il cordoglio di Zaia
Il papà di uno dei dolci italiani più famosi al mondo, il Tiramisù, è morto: il messaggio del presidente del Veneto Luca Zaia
Addio ad Ado Campeol, l’inventore di uno dei dolci italiani più amati in tutto il mondo: il tiramisù. Titolare dello storico ristorante “Alle Beccherie” di Treviso, Campeol aveva 93 anni. Proprio nel suo locale, alla fine degli anni Sessanta, è nato il dolce al cucchiaio più famoso del mondo.
L’invenzione nel corso degli anni è stata rivendicata anche da altri e non venne mai brevettata dalla famiglia Campeol. Proprio per questo, fiorirono varie ricette e ricostruzioni sull’origine del tiramisù anche se il primo gastronomo a scrivere su questo dolce, Giuseppe Maffioli, storicizzò nel 1981 la sua nascita alle Beccherie.
L’enorme successo del dolce ha dato vita ad una battaglia commerciale sulla sua paternità, in particolare tra Friuli Venezia Giulia. e Veneto. In seguito, la ricetta delle Beccherie fu depositata con atto notarile presso l’Accademia Italiana della Cucina nel 2010.
Tra gli altri, anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa del ristoratore trevigiano: “Treviso perde un’altra stella della sua storia enogastronomica, che brillerà anche lassù. La sua lunghissima attività di ristoratore, e le sue Beccherie, hanno attraversato decenni della trevigianità migliore, fatta di accoglienza e qualità, e di quel sorriso garbato che sul suo volto non mancava mai”.
“In casa sua, grazie all’intuito e alla fantasia della moglie – ha aggiunto Zaia su Facebook – , nacque uno dei successi dolciari più famosi al mondo come il tiramisù certificato dall’Accademia Italiana della Cucina. Ma chi, a Treviso o da fuori, non ha mai pensato, almeno una volta di andare a cena alle Beccherie, magari attratto dal bollito misto che fu per tanto tempo il biglietto da visita per antonomasia, oltre, naturalmente, al mitico dolce. Rivolgo a tutti i famigliari le mie più sentite condoglianze nel ricordo di una figura che ha contribuito a fare grande Treviso”.