Addio a Francesco Bruno: noto criminologo morto a 74 anni, si occupò dei delitti del Mostro di Firenze
Francesco Bruno, tra i criminologi più famosi d'Italia, è morto a 74 anni
Francesco Bruno, tra i volti più noti della criminologia italiana, è morto. Il professore e criminologo, docente a La Sapienza di Roma e a lungo ospite nei salotti televisivi di Rai, Mediaset e La7, aveva 74 anni. A dare l’annuncio della morte è stato Matteo Lettieri, sindaco di Celico, paese nel Cosentino di cui Bruno era originario.
Addio a Francesco Bruno
Bruno, 74 anni, è scomparso nella mattinata dell’11 gennaio 2023. Ad annunciare la morte del criminologo è stato il sindaco Lettieri, che ha ricordato il docente come tra i “più illustri concittadini di Celico”.
“Il prof. Bruno era un luminare, impegnato nella risoluzione dei più efferati delitti italiani” ha ricordato il primo cittadino del comune del Cosentino, spiegando come Bruno sia stato fondamentale per “collegare gli omicidi del mostro di Firenze all’esoterismo”.
Anche Franz Caruso, sindaco di Cosenza, ha voluto ricordare Bruno: “È stato vanto ed orgoglio per Cosenza, la sua provincia e la Calabria intera e tutto questo ancor prima che la sua notorieta’ fosse notevolmente accresciuta dalle numerose trasmissioni televisive cui abitualmente veniva invitato e partecipava”.
Caruso ha aggiunto che Bruno è stato “una grande figura nell’ambito degli studi di criminologia, settore nel quale ha rappresentato una vera eccellenza e di profilo non solo nazionale”.
Chi era Francesco Bruno
Classe 1948, Francesco Bruno si era diplomato al classico e poi aveva studiato medicina e chirurgia all’Università degli Studi di Roma dove si laurò nel 1973. Nei primi anni ‘80, su impulso di Vincenzo Parisi, allora vertice del Sisde, pubblicò il primo studio universitario che collegò gli omicidi commissionati al “Mostro di Firenze” con l’esoterismo e il fine sacrificale.
Dopo aver collaborato con vari ministeri per lo studio delle droghe, nel 1987 divenne professore di Criminologia e medicina forense a La Sapienza di Roma, mentre negli anni Novanta tornò a collaborare con i ministeri contro la criminalità mafiosa e la lotta alla droga.
Bruno aveva raggiunto grande notorietà collaborando a vari programmi televisivi dedicati a serial killer, tra cui Delitti (La7), Porta a Porta (Rai 1) e Maurizio Costanzo Show (Canale 5).