Addio a Claudio Garella, l'ex portiere è morto a 67 anni: vinse lo scudetto con Verona e Napoli
Claudio Garella, lo storico portiere di Verona e Napoli, è morto per problematiche cardiocircolatorie dopo un intervento chirurgico al cuore
Il mondo del calcio è in lutto per la morte di Claudio Garella. L’ex portiere dell’Hellas Verona e del Napoli aveva 67 anni. Secondo quanto si apprende si era sottoposto a un intervento chirurgico per problemi cardiaci ed è morto a causa di alcune complicanze. Si trovava in vacanza in Liguria ed era stato ricoverato dopo essersi sentito male.
Qualche tempo fa l’ex numero 1 aveva ammesso di essere stato ormai dimenticato dal “grande calcio”. “Spiegazioni? Non mi sono inginocchiato davanti a nessuno e non frequento i giri giusti”, aveva detto.
Garella si è spento a pochi giorni dalla prima giornata del campionato 2022/23, che vedrà sfidarsi al Bentegodi di Verona proprio le due squadre che lo hanno fatto entrare nella storia.
- Morto Claudio Garella, la carriera dell'ex portiere
- Il cordoglio dell'Hellas Verona: "Un simbolo"
- Il ricordo del Napoli: "Per sempre leggenda"
Morto Claudio Garella, la carriera dell’ex portiere
L’ex portiere è stato uno dei grandi protagonisti degli anni Ottanta, prima a difesa dei pali dell’Hellas Verona e poi di quelli del Napoli.
Con i gialloblu ha conquistato lo storico Scudetto nel 1985, mentre con i partenopei è riuscito a fare il bis due anni dopo, alzando al cielo anche la Coppa Italia.
Claudio Garella è cresciuto nelle giovanili del Torino. Tra le altre squadre ha militato anche con le maglie di Lazio, Sampdoria e Udinese, chiudendo la carriera all’Avellino.
L’ex portiere italiano Claudio Garella, morto all’età di 67 anni
L’ex numero 1 era particolarmente apprezzato per il suo stile di gioco atipico ed estemporaneo per l’epoca, dato che era molto abile con i piedi. L’allora presidente della Juventus, l’avvocato Giovanni Agnelli, lo aveva definito “l’unico portiere che para senza mani”.
Il cordoglio dell’Hellas Verona: “Un simbolo”
L’Hellas Verona attraverso una nota ha espresso il suo cordoglio per la morte di Garella, “una autentica Leggenda”. Il club ha sottolineato che è stato uno dei simboli della squadra guidata da Osvaldo Bagnoli.
“Ha vestito i colori gialloblù dal 1981 al 1985 – si legge nel comunicato – difendendo la porta in tutta la trionfale cavalcata iniziata dalla vittoria della Serie B 1981/82, proseguita con la qualificazione in Coppa Uefa nel 1982/83 e culminata con la vittoria dello Scudetto nel 1984/85, di cui Claudio fu indiscusso protagonista”.
Il ricordo del Napoli: “Per sempre leggenda”
Anche il Napoli ha voluto rendere omaggio al suo ex portiere degli anni Ottanta, “tra i protagonisti assoluti del primo scudetto azzurro nella stagione 1986/87”.
La società partenopea ha ricordato che Garella “era arrivato nell’estate del 1985, all’alba della radiosa era maradoniana“.
“Soprannominato Garellik per il suo stile unico e inconfondibile – si legge nella nota di cordoglio – vinse 2 scudetti in due squadre che in precedenza non l’avevano mai conquistato. Un primato che definisce i contorni non solo sportivi ma anche umani, emotivi e professionali di un portiere che resterà sempre nella leggenda azzurra“.