Achille Lauro a Sanremo, "battesimo" sul palco a petto nudo: polemiche della Chiesa, ma un prete lo difende
Il "battesimo" inscenato da Achille Lauro ha fatto infuriare la Chiesa e non solo. Ma l'ex parroco di Lampedusa ha difeso l'artista: cosa ha detto
“Sono curioso di sapere che voto ha dato l’Osservatore Romano ad Achille Lauro“. Così Rosario Fiorello sul palco dell’Ariston, pochi minuti dopo l’apertura del Festival di Sanremo 2022 affidata ad Achille Lauro. L’artista, super ospite nella passata edizione, è tornato in gara tra i big: si è presentato davanti alle telecamere a petto nudo, inscenando un battesimo. Immediate le polemiche dal mondo legato alla Chiesa, da Mario Adinolfi al cardinal Ravasi, anche se Lauro è stato difeso dall’ex parroco di Lampedusa. Cosa hanno detto.
Adinolfi contro la Rai: “Achille Lauro? Irrisi milioni di battezzati”
Mario Adinolfi, intervistato dall’Adnkronos, ha premesso di non avercela con Achille Lauro, “lui fa marketing”.
L’accusa è contro la Rai: “Non ha nulla da dire a 7 milioni di cattolici praticanti che vanno a messa tutte le domeniche e a decine di milioni di battezzati che devono vedersi irridere il loro sacramento in modo così banale e sciatto, calata a ‘marchetta’ dentro la logica del marketing?”.
Per quel che riguarda Achille Lauro, Adinolfi ha poi aggiunto: “Lui ha capito che il gioco funziona, da anni fa performance oltraggiose nei confronti della Chiesa cattolica sapendo che reagiranno e lui ne trarrà un lucro. Un gioco studiato, anche ormai un po’ stanco e senza voce, vista la performance di ieri sera. È semplicemente irritante, ripetuto, già visto, deteriore”.
“Qui la cosa veramente grave è che se Achille Lauro avesse proposto uno schema del genere vestito col turbante per ricordare il profeta Maometto, o portando la kippah ebraica, i dirigenti della Rai lo avrebbero immediatamente fermato”, ha concluso il fondatore del Popolo della Famiglia.
Achille Lauro durante la sua esibizione al Festival di Sanremo 2022
Il cardinale Ravasi contro Achille Lauro: poi promuove Massimo Ranieri a Sanremo
Sulla performance di Achille Lauro è intervenuto il cardinale Gianfranco Ravasi, direttamente su Twitter: Il battesimo è il più bello e magnifico dei doni di Dio. Lo chiamiamo dono, grazia, unzione, illuminazione, veste d’immortalità, lavacro di rigenerazione, sigillo, e tutto ciò che vi è di più prezioso”.
Non ha citato esplicitamente il gesto di Achille Lauro, ma il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura ha comunque visto il Festival di Sanremo.
Lo testimonia l’endorsement a Massimo Ranieri, arrivato postando alcuni versi della sua canzone: “Questo mare troppo grande per non tremare”.
Il vescovo Suetta contro Achille Lauro: “Penosa esibizione, ha deriso segni sacri”
Più critico il vescovo Antonio Suetta nei confronti di Achille Lauro: “Ha purtroppo confermato la brutta piega che, ormai da tempo, ha preso questo evento canoro e, in generale, il mondo dello spettacolo, servizio pubblico compreso”.
“La penosa esibizione del primo cantante ancora una volta ha deriso e profanato i segni sacri della fede cattolica evocando il gesto del Battesimo in un contesto insulso e dissacrante”, ha aggiunto senza nominare Achille Lauro. E ancora: “Ho ritenuto doveroso denunciare ancora una volta come il servizio pubblico non possa e non debba permettere situazioni del genere, sperando ancora che, a livello istituzionale, qualcuno intervenga”.
Non tutta la Chiesa contro Achille Lauro a Sanremo: l’ex parroco di Lampedusa lo difende
Ma non tutta la Chiesa si è scagliata contro Achille Lauro e la sua performance a Sanremo.
A difendere l’artista ci ha pensato don Carmelo La Magra, ex parroco di Lampedusa e attuale sacerdote a Racalmuto (Agrigento): “Ma è possibile che tutta la cattolicità vi viene fuori quando canta Achille Lauro? Scandalizzatevi per altro e fatevela una risata ogni tanto!”, ha scritto su Twitter.
Achille Lauro difeso dai Papaboys
A difendere Achille Lauro anche Daniele Venturi, leader dei Papaboys: “Achille Lauro non si tocca. Il satanismo è altro. Il demonio non può benedire, né dire Alleluia: Achille Lauro è un Renato Zero del terzo millennio, è un artista creativo. Lasciatelo stare”.
Lauro è più evangelizzatore dei preti di oggi, è l’unico che parla con un pubblico giovanissimo”, ha detto all’Adnkronos.
“Tantissimi 15enni di periferia da ieri sera sanno che esiste una cosa che si chiama battesimo. In tanti non sapevano che cosa fosse fino a ieri: o perché non vanno al catechismo o perché non hanno mai avuto il primo annuncio. Il vero satanismo di Sanremo arriva da altri. Il riferimento è a Victoria, bassista dei Maneskin, che alcuni giorni fa ha pubblicato una foto con la scritta in inglese ‘padre’, ‘figlio’ e ‘spirito santo’ nelle parti intime: “E la cosa peggiore è che ha un milione di like. Questo è satanismo puro. Con questa foto, è come se avesse fatto una messa satanica internazionale”.