Accredito assegno unico di gennaio dall'Inps, quando arriva il pagamento e perché è in ritardo
L'accredito dell'assegno unico rischia di subire dei ritardi a gennaio: ecco i motivi e quando dovrebbe arrivare il pagamento da parte dell'Inps
L’Inps non ha ancora comunicato ufficialmente le date di accredito dell’assegno unico a gennaio. Tuttavia, le erogazioni potrebbero subire dei ritardi. Chi ha presentato una nuova domanda a dicembre o ha modificato recentemente la propria istanza potrebbe dover attendere fino a fine mese per ricevere l’accredito.
- Accredito assegno unico, quando arriva a gennaio?
- Possibili erogazioni Inps in ritardo
- ISEE e nuovi importi
Accredito assegno unico, quando arriva a gennaio?
Non ci sono ancora notizie in merito alle date di accredito dell’assegno unico di gennaio da parte dell’Inps.
Di solito, l’Istituto comunica in anticipo il calendario di accredito, anche se le date sono sempre indicative.
L’assegno unico è un sussidio statale destinato alle famiglie con figli a carico
Per quanto concerne il mese corrente, però, tali date non sono state ancora comunicate. Questo lascia presupporre che, salvo comunicazioni non ancora pervenute, l’accredito dovrebbe avvenire, come di consueto, tra il 15 e il 17 gennaio.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, però, la mancanza di informazioni ufficiali potrebbe essere indice di ritardo.
Si ipotizza quindi che i pagamenti possano slittare al 20 gennaio.
Possibili erogazioni Inps in ritardo
C’è poi una motivazione specifica che potrebbe causare ulteriori rallentamenti nell’accredito dell’assegno unico.
Infatti, nel caso in cui l’istanza sia stata recentemente modificata, o se i beneficiari hanno presentato domanda lo scorso dicembre, l’accredito da parte dell’Inps questo mese, potrebbe arrivare con un ulteriore ritardo.
In questi specifici casi, il bonifico potrebbe arrivare alla fine del mese di gennaio.
ISEE e nuovi importi
A partire dall’anno corrente, gli importi dell’assegno unico potranno cambiare grazie alle nuove modalità di calcolo dell’ISEE.
Secondo quanto stabilito dalla Manovra 2025, Bot, Btp e altri titoli di Stato, oltre che libretti e buoni fruttiferi postali, vengono ora esclusi, fino a un valore massimo di 50mila euro, dal calcolo dell’indicatore, con la conseguenza di un ISEE 2025 più basso per molte famiglie.
Inoltre, gli importi della misura sono stati modificati grazie alla rivalutazione. In via provvisoria, il tasso di rivalutazione è stato fissato allo 0,8%, mentre i nuovi importi definitivi saranno comunicati ufficialmente nelle prossime settimane.
Per effetto della rivalutazione, al momento, l’assegno unico può raggiungere un massimo pari a 200,99 euro al mese, mentre l’importo minimo è fissato a 57,45 euro. L’importo mensile continua a dipendere dall’ISEE familiare dichiarato.