Account Netflix, stop alla condivisione delle password: cosa cambierà per gli iscritti
Volge al termine su Netflix l'era delle password condivise: l'obiettivo è recuperare le perdite economiche registrate nell'ultimo anno
Anche Netflix è in crisi. La società statunitense operante nella distribuzione in streaming di film e serie tv è pronta a una drastica variazione delle sue politiche: la condivisione delle password degli utenti resterà solo un ricordo. I rumors sull’importante cambio di rotta si rincorrevano da diverso tempo e lo stop dovrebbe scattare già nei primi mesi del 2023. Secondo la multinazionale il fenomeno crescente degli account condivisi è stato la causa principale delle ingenti perdite registrate nel corso dell’ultimo anno.
- Le perdite economiche dopo la pandemia
- La fine della condivisione delle password
- L'ipotesi di un extra costo
Le perdite economiche dopo la pandemia
La celebre piattaforma di streaming durante la pandemia aveva registrato un boom di abbonati senza precedenti, ma la crescita si è poi interrotta nel 2022, in generale un anno complicato per tutti i servizi digitali. Solo nel primo trimestre Netflix ha registrato un calo di circa 200mila iscritti, con il conseguente crollo in Borsa nel 54% rispetto a uno storico picco nel novembre 2021.
Da quel momento l’azienda ha iniziato a valutare le possibili contromosse da adottare per contrastare la preoccupante discesa. Da una parte l’introduzione di un abbonamento meno costoso per attirare nuovi potenziali iscritti, dall’altro lo stop definitivo alle password condivise tra parenti, amici e conoscenti.
L’app Netflix su un dispositivo mobile
Secondo le stime attuali oltre 100 milioni di utenti della piattaforma fruirebbero dei dati di accesso comuni (di questi, 3 milioni sarebbero in Italia). Un numero decisamente importante, se si considera che gli abbonati complessivi in tutto il mondo sono 223 milioni. La sforbiciata avrebbe quindi un grande impatto.
E c’è una grossa incognita: i consumatori resteranno fedeli al colosso della tv in streaming, aprendo un nuovo account, o vireranno sulle piattaforme concorrenti in ascesa, come Prime Video e Disney+? La permanenza non sarebbe così scontata, e di conseguenza nemmeno una crescita decisiva del fatturato.
La fine della condivisione delle password
Come detto, la novità sugli account dovrebbe essere introdotta all’inizio del 2023. Secondo fonti vicine alla multinazionale citate dal ‘Wall Street Journal’ si inizierà dagli Stati Uniti e si passerà poi a tutti gli altri Paesi.
C’è da dire che le condizioni di utilizzo di Netflix prevedono già che chi usufruisce di un abbonamento lo debba usare soltanto per sé. I controlli però non sono mai stati serrati. La situazione è destinata adesso a cambiare: per evitare la prosecuzione della tendenza, potrebbero partire verifiche continuative sugli Id e sugli indirizzi Ip. Una misura che chi è abituato a utilizzare Dazn per guardare i contenuti streaming sportivi conosce già molto bene.
L’ipotesi di un extra costo
La società statunitense non avrebbe ancora deciso quale strada intraprendere dopo il blocco dei profili “compartecipati”. L’idea, secondo le indiscrezioni, per non costringere a creare un nuovo account personale, sarebbe quella di introdurre un extra costo mensile (che verrebbe a quel punto diviso legalmente) per poter continuare a utilizzare credenziali condivise. Netflix starebbe ancora valutando con accortezza tutti i potenziali effetti dell’operazione.