Accoltella la compagna a Tuoro vicino Perugia, ferita anche la figlia di 5 anni: era in braccio alla mamma
Un uomo di 34 anni è stato arrestato a Tuoro sul Trasimeno, vicino Perugia: è accusato di aver accoltellato la compagna e di aver ferito la figlia di 5 anni
Dramma a Tuoro sul Trasimeno, vicino Perugia. Un uomo di 34 anni è stato arrestato venerdì 14 giugno dopo aver accoltellato la compagna, forse perché non accettava la fine della relazione. La donna, trasportata d’urgenza in ospedale, è in pericolo di vita. Ferita – ma non gravemente – anche la figlia di 5 anni: sembra che la bambina fosse in braccio alla sua mamma, in casa, al momento dell’aggressione.
- La lite sfociata nell'aggressione
- Grave la madre, ferita la bimba
- Arrestato l'uomo durante la fuga
- Chi ha chiamato i soccorsi
La lite sfociata nell’aggressione
I carabinieri hanno ricostruito la vicenda.
Sembra che la coppia, in piena notte, stesse litigando “verosimilmente” per via della fine della relazione, non accettata dal 34enne, coetaneo della compagna.
Tuoro sul Trasimeno, in provincia di Perugia
L’uomo, di origini marocchine, si sarebbe scagliato sulla donna, che pare avesse in braccio la figlia di 5 anni, forse svegliata dalle urla.
Grave la madre, ferita la bimba
Oltre ad accoltellare la compagna con una lama, l’aggressore avrebbe colpito anche la bimba, alle gambe: la piccola, al contrario della madre, non è in pericolo di vita.
La donna è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia dove è stata immediatamente operata per via delle gravi lesioni e dell’emorragia conseguente ai numerosi fendenti al polmone e all’intestino.
La figlia invece è stata portata al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale, per essere operata come la mamma.
Arrestato l’uomo durante la fuga
I carabinieri hanno arrestato il 34enne, datosi alla fuga a piedi dopo l’aggressione.
Scappando si sarebbe liberato dell’arma, ma i militari lo hanno trovato intorno alle 3 di notte con i vestiti ancora sporchi di sangue, fermandolo con l’accusa di tentato omicidio nei confronti della compagna e lesioni gravissime cagionate alla figlia.
Condotto al comando provinciale dei carabinieri, è stato interrogato e tradotto in carcere.
Chi ha chiamato i soccorsi
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, a chiamare i soccorsi sarebbero stati un parente della coppia e un vicino di casa, svegliato dalle urla nel cuore della notte.
L’Ansa aggiunge che pare non ci fossero state in passato denunce da parte della donna per violenze subite.