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Accise sulle sigarette: il Governo aumenta i costi, per chi fuma stangata da 70 centesimi a pacchetto

Le accise sulle sigarette faranno lievitare il prezzo finale di circa 70 centesimi a pacchetto dal 2023. Previsti aumenti anche per il 2024 e il 2025

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Brutte notizie per i fumatori: la Manovra economica del governo Meloni promette una stangata sulle sigarette. I prezzi, per via delle accise, salgono di circa 0,70 centesimi a pacchetto. Il rincaro è contenuto nella prima bozza del testo.

Le novità della Legge di Bilancio

La prima bozza della Legge di Bilancio, la legge-contenitore che contiene tutte le manovre economiche per l’anno che verrà, è stata approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso lunedì 21 novembre.

La Manovra da 32 miliardi contiene una serie di novità: una modifica al reddito di cittadinanza, il taglio al cuneo fiscale e Quota 103 per le pensioni.

Fonte foto: ANSA

Oltre alla classica rimodulazione di misure già esistenti c’è la detassazione delle mance per i camerieri, un freno di due anni (per il 2023 e il 2024) per l’adeguamento delle multe all’indice Istat, un fondo per la sovranità alimentare ed eccezioni per i pagamenti con il pos per i commercianti.

Fra le misure introdotte, anche un aumento delle accise sulle sigarette, di quasi 70 centesimi a pacchetto.

I prezzi salgono di 36 euro per 1000 sigarette. Fatto un rapito calcolo, su un pacchetto da 20 sigarette l’aumento è di circa 70 centesimi. E non solo: si prevede un aumento dell’accisa a 36,6 euro per 1000 sigarette nel 2024 e a 37 euro nel 2025.

Si attende adesso la conferma alla bozza.

Rincari anche per il tabacco riscaldato

Non solo aumenti sulle bionde: cresce anche il costo per il cosiddetto ‘tabacco riscaldato’, ovvero certe tipologie di tabacco da utilizzare con sigarette elettroniche.

Le accise su questa categoria di prodotti sono già state aumentate negli anni: 30% nel 2021 e 35% del 2022. Dal gennaio 2023 si passerà al 40%.

Cosa sono le accise

Le accise sono un sistema di tassazione indiretto che lo Stato applica su alcuni beni di largo consumo, come combustibili, energia elettrica, tabacchi e alcolici. A venire tassata è la produzione o la vendita del bene.

Anche nel caso in cui si imponga una tassazione a monte significa causare un effetto domino che si ripercuoterà infine sulle tasche dell’acquirente.

Il costo delle accise può essere considerevole in proporzione al prezzo del bene in commercio. Si pensi che su un litro di benzina, le accise incidono per poco meno della metà del prezzo finale.

Più sigarette con la pandemia, 1,2 milioni di fumatori in più Fonte foto: ANSA
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