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Acciaieria Azvostal, ultimo baluardo ucraino che resiste: come e perché i russi vogliono conquistarla

I combattenti ucraini provano a resistere, ma l'ultimatum russo non lascia via d'uscita: perché l'acciaieria è così importante

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

La difesa dell’esercito ucraino a Mariupol è ormai ridotta agli 11 chilometri quadrati dell’acciaieria Azvostal dove i combattenti del battaglione Azov si sono rinchiusi da giorni. Il perimetro della resistenza si è dunque ristretto allo stabilimento che però, sia per ucraini che russi, ha un valore molto importante.

Acciaieria Azvostal, ultimo baluardo ucraino che resiste

Gli occhi di tutto il mondo sono puntati ormai da giorni sull’acciaieria di Mariupol nella quale i combattenti del battaglione Azov si sono rinchiusi per cercare di resistere all’esercito russo che ha preso il controllo della città. In uno scenario apocalittico, con una città ridotta in macerie e pronta a essere festeggiata come conquista da parte del Cremlino, l’ultimo passo è annientare gli ultimi resistenti ucraini.

I militari si sono trincerati all’interno di una struttura grande 11 chilometri quadrati, disseminata di edifici, altoforni, binari e, soprattutto, dotata di una fitta rete di cunicoli sotterranei costruita in epoca sovietica per resistere a un attacco nucleare. È proprio per questo che è stata scelta dalle ultime forze ucraine che però, isolate e con le provviste ormai finite, potrebbero presto arrendersi ai russi.

Acciaieria Azvostal, ultimo baluardo ucraino che resiste: come e perché i russi vogliono conquistarla Fonte foto: ANSA
Mariupol vista dall’alto

Acciaieria Azvostal, perché i russi vogliono conquistarla

Il ministero della Difesa russo ha lanciato un nuovo ultimatum ai soldati ucraini asserragliati nell’acciaieria di Mariupol, esortandoli ad arrendersi entro il pomeriggio di martedì 19 aprile 2022. Allo scoccare dell’ora X, mezzogiorno ucraino, i russi cominceranno a bombardare la struttura con missili anti-bunker, oppure proveranno ad entrare nella struttura. Ed è in questo secondo scenario che potrebbero scorrere fiumi di sangue dall’una e dall’altra parte.

All’interno della struttura oltre ai superstiti del battaglione Azov si sarebbero rifugiati anche centinaia di civili, una circostanza che però i separatisti della Milizia popolare del Donetsk smentiscono. Il controllo dell’acciaieria permetterebbe ai russi di controllare uno dei più grandi stabilimenti metallurgici d’Europa che affaccia sul mare e permette una difesa futura.

Acciaieria Azvostal, come può sfruttarla l’Ucraina

In base alla pianta dell’acciaieria, nessun tipo di intervento da parte delle autorità di Kiev potrebbe spezzare l’assedio. Ma, dall’altra parte, tentare un’irruzione significherebbe far pagare un prezzo di sangue troppo elevato alla fanteria russa, nonostante la superiorità numerica di quest’ultima. I resistenti, infatti, si sono nascosti in una specie di labirinto senza via d’uscita, ma che potrebbe diventare una trappola per i russi.

I difensori di Mariupol sono rimasti senza cibo e acqua e solo l’opposizione delle autorità di Kiev ha impedito loro la resa. Ma quanto possono ancora resistere? Non è dato saperlo, ma il reggimento Azov aveva preparato da tempo la difesa dell’acciaieria e le provviste potrebbero ancora essere sufficienti da consentire la battaglia contro i russi.

acciaieria-mariupol Fonte foto: ANSA
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