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CRONACA NERA

Abusi sessuali su un 16enne disabile a Quarto Oggiaro a Milano, arrestati: la reazione di rabbia del quartiere

Abuso sessuale su un 16enne a Quarto Oggiaro, a Nord di Milano. Due gli arrestati: un minore e un adulto. Si ipotizza il reato di tortura

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

In un condominio di Quarto Oggiaro, alla periferia Nord di Milano, si è consumata una violenza sessuale ai danni di un 16enne. Il ragazzo è stato ritrovato in stato di shock, mentre vagava in strada durante la notte. Alla polizia è riuscito a indicare il contatto Instagram di uno dei suoi aggressori. Gli agenti hanno raggiunto le due persone coinvolte: un uomo di 44 anni e un ragazzino di 14 anni. I due, in arresto, sono accusati di diversi reati, quali violenza sessuale di gruppo, produzione di materiale pedopornografico, lesioni, rapina del cellulare e, si ipotizza, anche il reato di tortura.

Violenza sessuale a Milano

Dalla periferia Nord di Milano emerge una vicenda drammatica: un ragazzo disabile di 16 anni è stato abusato da due persone. Il fatto si è consumato in un condominio di Quarto Oggiaro.

È stato il giovane a indicare le persone coinvolte e ad aiutare gli agenti nell’arresto. Il 16enne infatti è stato trovato mentre vagava in strada nella notte tra lunedì 9 e martedì 10 dicembre.

A Milano due arresti per violenza sessuale ai danni di un 16enne disabile

Il giovane si trovava seminudo in strada e per questo ha attirato l’attenzione. I primi a raggiungerlo sono stati proprio gli agenti di polizia.

Le dinamiche nel condominio di Quarto Oggiaro

La polizia sta indagando sulla violenza, ma ci sono pochi dubbi su chi siano i responsabili. Infatti questi avevano conservato i video della violenza sessuale. Spetta alla pm Ilaria Perinu e alla procuratrice aggiunta Letizia Mannella a capo del pool che tutela le fasce deboli, comprendere al meglio le dinamiche che hanno portato il giovane nel condominio di periferia.

Sembra infatti che il 16enne avesse raggiunto la casa dell’altro minore, un ragazzino di 14 anni, per passare insieme la notte. Tra i due non ci sono legami di parentela, così come non ci sono legami tra i due autori del reato.

Da quanto emerso sembra che sia stato il 14enne a invitare l’adulto di 44 anni (senza precedenti penali) a unirsi alla violenza, che si sarebbero svolte all’interno della cantina oltre che di un appartamento dell’edificio.

Arresto, accuse e linciaggio

Così è stato proprio il giovane a denunciare le persone coinvolte nel suo abuso. È riuscito infatti a indicare l’account Instagram del 14enne, permettendo agli agenti di raggiungerli e arrestarli. Durante le fasi dell’arresto, gli abitanti della zona sono intervenuti. Gli agenti hanno dovuto calmare gli abitanti del quartiere nel tentativo di linciare i due autori della violenza sessuale (l’ennesimo caso registrato su minori di 16 anni).

Contro di loro le prove realizzate dagli stessi aggressori: il video che riprende le violenze contro il 16enne. Le accuse infatti sono diverse e gravi: violenza sessuale di gruppo, produzione di materiale pedopornografico, lesioni e rapina del cellulare.

Visionati i filmati dell’aggressione, si ipotizza l’aggiunta del reato di tortura. Al momento la vittima della violenza è ancora ricoverata. Si attende il recupero per un secondo ascolto da parte degli inquirenti.

Fonte foto: ANSA

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