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A Rimini una messa per Darya Dugina, il necrologio: "Uccisa dall'odio anti russo", ma il sacerdote non ci sta

"Uccisa dall'odio anti russo", questo il necrologio per Darya Dugina prima della messa in suo suffragio a Rimini. Non sono mancate le polemiche

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Non è mancata la tensione, durante la messa per Darya Dugina tenutasi a Rimini presso il Santuario della Madonna della Misericordia. Il primo oggetto della discordia è stato il necrologio, che mostrava l’effige della figlia dell’ideologo pro-Putin con un testo che ha fatto trasalire il sacerdote incaricato per la funzione.

La messa per Darya Dugina

La messa per Darya Dugina si è tenuta alle 9:45 di domenica 28 agosto.

Per le strade, tuttavia, erano comparsi dei manifesti recanti la scritta: “Dott.ssa Darya Dugina, filosofa assassinata dall’odio anti russo“.

Ricordiamo che Darya Dugina è morta a seguito di un attentato il 21 agosto con l’esplosione della sua auto nel villaggio di Velyki Vyazomi, alla periferia di Mosca.

Il necrologio era firmato “Le amiche e amici della Russia”.

Don Sebastiano Benedettini, il sacerdote che avrebbe dovuto celebrare la messa, perplesso per quella scritta ha chiesto consiglio alla Diocesi, che gli ha dato il via libera.

Il sacerdote: “Non ne sapevo nulla”

Raggiunto dal ‘Corriere di Romagna’, il religioso ha spiegato: ” La messa è stata chiesta in effetti in questa chiesa da un gruppo di persone, una in particolare, molto vicina a questa comunità, ma io non avevo capito bene né chi era la ragazza in questione, né che sarebbe stata scritta quella frase in cui si parla di odio anti russo”.

Per questo, dopo il nulla osta dal Vescovo, Don Benedettini ha chiesto agli organizzatori di rimuovere quella scritta, ma la risposta è stata negativa.

La Diocesi, in ogni caso, ha imposto al don di non fare alcun riferimento politico durante la funzione.

Parlano gli organizzatori

‘Corriere di Romagna’ riporta anche le dichiarazioni di Davide Gasparini, che più di tutti si sarebbe prodigato per organizzare la messa.

Le sue parole:

“Siamo una ventina in tutto e quella frase, ‘assassinata dall’odio anti russo’ , l’abbiamo scritta per denunciare il clima di odio che c’è in questo momento, lo facciamo da cattolici e lo facciamo senza alcun intento polemico, senza schierarci a livello politico, visto che le posizioni contro la Russia sono sia a destra che a sinistra e visto che vogliamo esprimere in modo pacifico come la pensiamo senza per questo essere accusati di essere fascisti, come ci hanno scritto in giro per la città, su qualche manifesto per la messa”.

Le proteste della comunità ucraina locale

Considerata l’iniziativa e il tono del messaggio presente sui necrologi, non sono mancate le contestazioni.

In particolare l’Associazione culturale europea Italia-Ucraina Maidan si è schierata con la comunità ucraina locale e ha partecipato a un presidio silenzioso nei pressi della chiesa in cui ha avuto luogo la messa per Darya Dugina.

Il responsabile dell’Associazione Domenico Morrha dichiarato: “Gli ucraini non avrebbero mai voluto questa guerra, semmai, al contrario, Darya Dugina l’ha sempre propugnata e fomentata, definendo il popolo ucraino formato da esseri inferiori da conquistare e annientare”.

Ancora: “È stata incautamente definita vittima innocente dimenticando le centinaia di bambini caduti sotto i bombardamenti russi che essa stessa incoraggiava, loro sì, vere vittime innocenti di questa guerra insana e senza giustificazioni”.

Recentemente anche le parole spese da Papa Francesco per Darya Dugina hanno scatenato polemiche, specialmente da parte del popolo ucraino.

messa-per-darya-dugina Fonte foto: ANSA
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