A Pietrasanta un cliente dice di "alzare le chiappe" alla cameriera, il gestore del locale lo caccia
Casa del Popolo di Solaio a Pietrasanta: cliente offende la cameriera, il gestore lo caccia assieme ai suoi amici
Alla Casa del Popolo di Solaio a Pietrasanta (Lucca), nei giorni scorsi, si è verificato un triste episodio di maleducazione. Una cameriera è stata umiliata da un cliente che è stato cacciato dal gestore del locale.
- Pietrasanta, Casa del Popolo di Solaio: cliente offende cameriera
- La cacciata del socio
- Il gestore: "Ho semplicemente fatto ciò che andava fatto"
Pietrasanta, Casa del Popolo di Solaio: cliente offende cameriera
Come raccontato dal quotidiano Il Tirreno, in una serata tranquilla, con tanti soci e tanti commensali presenti, a un certo punto, un uomo sulla sessantina si è spazientito, rivolgendosi a una delle giovani cameriere con toni sprezzanti.
“Ehi tu, invece di stare a chiacchierare, alza le chiappe e vieni a sparecchiare“. Così il cliente maleducato nei confronti della donna. Parole che ha ripetuto per ben due volte.
La ragazza ha replicato con una battuta per poi allontanarsi e scoppiare a piangere.
La cacciata del socio
Il gestore del Cro, Matteo Giubilato, che al momento in cui si è verificata la spiacevole vicenda era in un’altra stanza, si è subito fatto spiegare l’accaduto. Una volta capito ciò che era successo si è diretto verso il cliente maleducato e il suo gruppo di amici, cacciandoli senza nemmeno farli passare dalla cassa.
“Non mi interessano i suoi soldi, se ne vada”, ha detto in modo ferreo e netto Giubilato all’uomo che aveva offeso la cameriera. Il socio in questione si è allontanato fra i commenti e i plausi, indirizzati al gestore, degli altri soci.
Il gestore: “Ho semplicemente fatto ciò che andava fatto”
“Credo di avere fatto quello che, semplicemente, andava fatto – ha spiegato Giubilato -. Tutto qui. Questa persona non è un socio abituale: era la seconda volta che veniva alla Casa del Popolo. Dopo quanto accaduto due sere fa non è più gradito. Questo modo di approcciarsi a una lavoratrice che, alla pari delle altre, andava avanti e indietro per la sala per garantire un servizio, l’ho trovato legato a una logica padronale che non può appartenerci”.
E ancora: “Ma premesso questo, ripeto, non ho fatto niente di eccezionale. Quello che invece mi ha colpito, favorevolmente, è stato il comportamento e la reazione dei soci che si trovavano nel giardino dove è accaduto il fatto. Tutti, nessuno escluso, hanno preso le parti della cameriera, criticando l’uomo e contestandone parole e atteggiamento”.
“Ecco, questo mi sembra un aspetto da sottolineare, a riprova che la sensibilità non manca quando accadono, in determinati contesti, episodi così sgradevoli e che non sono accettabili. Il rispetto per gli altri e in particolare per chi lavora non deve mai venire meno. Su questo non si transige”, ha concluso il gestore.