A Napoli manifestazione pro Palestina e contro la Nato: scontri con le forze dell'ordine in via Toledo
I manifestanti erano diretti al teatro San Carlo di Napoli per il concerto in onore dei 75 anni della Nato. Nuova protesta annunciata per il 19 aprile
A Napoli la manifestazione contro la Nato e a favore della Palestina tenutasi nel pomeriggio di lunedì 8 aprile ha fatto registrare scontri tra poliziotti e partecipanti. Scenario delle tensioni è stata via Toledo. I manifestanti erano diretti al teatro San Carlo, location scelta per celebrare con un concerto i 75 anni dell’Alleanza atlantica.
- Manifestazione contro la Nato a Napoli
- Ci sono alcuni feriti
- Nuova manifestazione il 19 aprile
- Rettorato occupato a Napoli
Manifestazione contro la Nato a Napoli
Quando il corteo, che contava circa 200 manifestanti, è giunto all’ingresso di piazza Trieste e Trento si è visto la strada sbarrata da un cordone di una cinquantina di agenti della polizia di Stato. I manifestanti hanno provato a sfondare, ma sono stati respinti da una carica di alleggerimento e non sono mancate le manganellate.
I manifestanti erano partiti dalla chiesa di Sant’Anna di Palazzo e hanno proceduto lungo via Toledo urlando slogan ed esibendo striscioni.
Ci sono alcuni feriti
“Al momento si contano circa 8 feriti, di cui 2 colpiti al volto e alla testa”, denunciano gli attivisti. Così i manifestanti hanno commentato quanto avvenuto, attaccando il comportamento delle forze dell’ordine:
Attivisti disarmati oggi sono stati spinti, manganellati con violenza, bloccati dalle forze dell’ordine in assetto anti sommossa: i signori della guerra, per la Questura di Napoli e per il dispositivo di sicurezza imposto alla città, non devono essere disturbati da chi prova a dire che se si vogliono costruire processi di pace reali per prima cosa bisognerà fare tacere le armi.
Nuova manifestazione il 19 aprile
Gli attivisti si sono dati appuntamento il 19 aprile alle 09:30 a piazza Garibaldi per lo #StrikeforPalestine “nell’ambito dello sciopero globale per il clima indetto da Fridays For Future”.
In quella giornata, informano, andranno “a dire ai ministri degli esteri – riuniti per l’ultima giornata di lavori del G7 sull’isola di Capri – che per la guerra ed i complici del genocidio in Palestina dalle nostre parti non c’è posto”.
Rettorato occupato a Napoli
E nella stessa giornata, la Rete Studentesca per la Palestina ha occupato il rettorato della sede centrale dell’Università di Napoli in segno di protesta per il bando di collaborazione scientifica con Israele.
“Oggi la Federico II ed il suo rettore Matteo Lorito – viene scritto in una nota – si sono svegliati così: abbiamo deciso di porre in essere un’azione forte occupando gli uffici del rettorato come è già avvenuto a Roma, a Torino, a Bologna”.
“Siamo stanchi di attraversare i nostri atenei mentre vengono raccontate bugie su bugie, mentre i luoghi del sapere vengono militarizzati da una parte – sdoganando un linguaggio bellico più che preoccupante – e depoliticizzati”.