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A Giulia Cecchettin verrà riconosciuta la laurea, la ministra Bernini: "Le mancava solo discutere la tesi"

La ministra dell'Università Bernini ha assicurato che a Giulia Cecchettin verrà riconosciuta la laurea in Ingegneria che stava per conseguire

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Giulia Cecchettin riceverà la sua laurea in Ingegneria. Lo ha assicurato la ministra dell’Università Annamaria Bernini. “Non è che Giulia riceverà una laurea, Giulia riceverà la sua laurea in ingegneria, perché le mancava solo la discussione della tesi”, ha detto Bernini intervenendo al meeting di Forza Italia in corso a Taormina. “È già dottore, manca solo la formalità“, ha aggiunto la ministra: “Le hanno tolto tutto il resto: la vita e il diritto di amare”.

La laurea in Ingegneria e una borsa di studio intitolata a Giulia

L’idea riconoscere a Giulia il titolo di studio che avrebbe conseguito a breve era già emersa nel corso della mattinata. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, anche lui a Taormina, ha detto che “dovremmo darle una laurea honoris causa“.

Ma non solo: “Ho ritenuto di dedicare a lei una serie di borse di studio che il ministero degli Esteri organizzerà per dei giovani non italiani che verranno a studiare nel nostro Paese e che sognano di fare quello che sognava di fare Giulia”, ha fatto sapere Tajani.

Fiori davanti casa della famiglia di GiuliaFonte foto: ANSA
Mazzi di fiori e messaggi di vicinanza lasciati davanti casa della famiglia di Giulia

Intanto, come riportato dall’agenzia di stampa ‘Ansa‘, l’Università di Padova sarebbe pronta a conferire la laurea in Ingegneria biomedica a Giulia Cecchettin.

Nei prossimi giorni, infatti, la rettrice Daniela Mapelli dovrebbe contattare la famiglia per ricevere il consenso al riconoscimento del titolo. Proprio davanti all’abitazione della famiglia, in mattinata, è comparso anche un piccolo tocco di laurea, simbolo di quel traguardo che Giulia non avrà modo di vivere.

La ministra Bernini: “Serve un rafforzamento della prevenzione”

A poche ore dalla notizia dell’arresto di Filippo Turetta, fermato in Germania, sono diversi gli interventi politici che si stanno susseguendo. “Noi siamo tutti Giulia“, ha detto a Taormina la stessa ministra Bernini.

“Non esistono leggi che possano cambiare questo atteggiamento verso le donne: lui non voleva che Giulia spiccasse il volo, non voleva che facesse quello che lui non era in grado di fare”, ha proseguito l’esponente del Governo.

“Contro la violenza sulle donne – ha dichiarato ancora Bernini – ci vuole educazione, non è più un fatto penale: serve un rafforzamento della prevenzione, più che l’aspetto sanzionatorio”.

Valditara: “Martedì un minuto di silenzio nelle scuole”

Martedì, inoltre, le scuole italiane osserveranno un minuto di silenzio. L’indicazione è arrivata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che ne ha dato notizia tramite i suoi canali social.

“Domani invierò a tutte le scuole italiane un invito a rispettare un minuto di silenzio nella giornata di martedì in onore di Giulia e di tutte le donne abusate e vittime di violenze”, ha detto il ministro.

Un minuto di silenzio è stato osservato anche oggi a Valenza (in provincia di Alessandria) in segno di vicinanza a Giulia Cecchettin nella speranza che “sia l’ultima anche se purtroppo così non sarà”, ha commentato Jonathan Calcagno dell’associazione locale Schierarsi.

Proprio a Valenza, inoltre, è stato piantato un acero giapponese: “Vogliamo sia un doppio monito: per la salvaguardia dell’ambiente e per non abbassare mai la guardia su un tema come il femminicidio”, ha detto ancora Calcagno.

giulia-cecchettin-laurea-bernini Fonte foto: ANSA/INSTAGRAM
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