A Bologna un appartamento di 8 metri quadri è in affitto a 600 euro al mese: la minaccia di Salvini sui social
Il caso dell'appartamento di 8 metri quadri in affitto a Bologna è arrivato a Matteo Salvini. Dai social l'attacco a simili contratti indegni
Un appartamento di soli 8 metri quadri è stato messo in affitto a Bologna per 600 euro al mese. L’annuncio ha scatenato indignazione sui social ed è arrivato al ministro dei Trasporti. Il vicepremier Matteo Salvini si è espresso in merito, minacciando punizioni per chi affitta case inabitabili.
- Salvini contro l'appartamento di Bologna
- Il monolocale da 8 metri quadri
- Federazione degli agenti immobiliari: la critica
Salvini contro l’appartamento di Bologna
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha definito l’annuncio dell’immobile “inaccettabile” e “al limite del disumano”. Ha quindi condiviso la notizia su X e denunciato la pratica di affitto come “indegna”.
Salvini ha sottolineato che tali situazioni sono non solo illegali, ma anche inaccettabili, promettendo che non rimarranno impunite.
In foto l’appartamento sotto accusa
Le immagini dell’appartamento, pubblicate online, mostrano uno spazio ridotto a tal punto da sembrare più un ripostiglio che un’abitazione, con cucina, letto e bagno a pochi passi l’uno dall’altro.
Il monolocale da 8 metri quadri
Il mini appartamento affaccia su un cortile di un palazzo storico e, come descritto nell’annuncio, presenta un interno angusto, con una finestra di dimensioni ridotte.
L’accesso è tramite una piccola scala a chiocciola, e all’interno si trovano la cucina, un bagno e un letto singolo, il tutto in un ambiente con misure estremamente contenute: 8 metri quadri.
Per di più il prezzo è elevato: 600 euro al mese. L’agenzia immobiliare ha avvisato i potenziali affittuari riguardo alle dimensioni ridotte, affermando che il canone è in linea con i prezzi di mercato di altre città come Milano.
Federazione degli agenti immobiliari: la critica
La Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip) di Bologna ha commentato la situazione, sottolineando “l’importanza di un codice deontologico per un’associazione e sindacato di categoria” e dichiarando che “la trasparenza deve portare anche al rifiuto di lavorare su immobili ‘improponibili'”.
Il presidente Massimiliano Bonini ha affermato: “Riteniamo che il ruolo degli operatori immobiliari sia essenziale non solo per facilitare le transazioni, ma anche per contribuire a un mercato più equo e sostenibile“.
Ha inoltre aggiunto un invito a tutti i professionisti del settore di “evitare operazioni che possano configurarsi come speculazioni a danno dei consumatori, aggravando ulteriormente le difficoltà di chi già affronta l’emergenza abitativa”.