6000 sardine contro Salvini, cos'è il nuovo movimento di Bologna
Sono quattro i giovani che hanno lanciato il flashmob per opporsi alla kermesse leghista a Bologna a sostegno della candidata Lucia Borgonzoni
Sono quattro i giovani che hanno lanciato su Facebook il flashmob per opporsi alla kermesse leghista che si è tenuta ieri sera a Bologna per sostenere la candidata Lucia Borgonzoni alle regionali in Emilia-Romagna. All’evento hanno partecipato, secondo le stime riferite all’Ansa da uno dei quattro ideatori, Mattia Santori, in circa 15mila.
6000 sardine contro Salvini, chi sono gli ideatori
Mattia Santori, come riporta il Corriere della Sera, è laureato in Economia e Diritto e si dedica all’attività di ricerca per i mercati energetici in chiave ecosostenibile. È anche istruttore sportivo.
Gli altri giovani organizzatori sono Roberto Morotti, ingegnere appassionato di riciclo della plastica, Giulia Trappoloni, fisioterapista di Sansepolcro, e Andrea Garreffa, laureato in Scienze della Comunicazione e guida turistica.
Il flashmob in Piazza Maggiore “è qualcosa che ha funzionato – ha dichiarato Mattia, come riporta l’Ansa – che ha risvegliato un po’ le coscienze. Speriamo che i 15mila di Bologna abbiano dato un segnale a migliaia di persone in tutta la regione e non solo. Abbiamo già ricevuto moltissime interazioni, la gente ha capito che è un momento abbastanza storico”.
Mattia ha aggiunto: “Abbiamo anche qualcosa in cantiere, ma è ancora presto. Ora dobbiamo capire come allargare il nostro team, come strutturarci”.
Mattia Santori, come sono nate le “sardine”
Ospite a “L’aria che tira”, Mattia ha spiegato perché ha organizzato l’evento in piazza Maggiore in contrappunto alla kermesse leghista al Paladozza: “L’idea è nata una notte insonne dopo aver visto tanti cartelloni della Lega che iniziavano ad invadere Bologna. Non è possibile che una città come la nostra accetti tutto questo”.
L’idea era radunare almeno 6000 persone per superare la capienza del Paladozza, una cifra che è stata ampiamente superata. Le sardine, scelte simbolicamente per rappresentare la massa, sono pesci piccoli che singolarmente sono innocui, ma che in numeri elevati possono fare la differenza.