36enne evade dal carcere di Livorno in pieno giorno, sindacati si scagliano contro il governo: "Disastro"
Evasione dal carcere di Livorno, i sindacati della Polizia Penitenziaria attaccano duramente il governo Meloni
Evasione dal carcere di Livorno. Nel pomeriggio di sabato 22 giugno, un detenuto di 36 anni originario della Campania è riuscito a scappare dal penitenziario toscano.
- Detenuto evade dal carcere di Livorno in pieno giorno
- Uilpa: "Meloni dovrebbe avocare a sé la materia"
- Sindacato di Polizia Penitenziaria: attacco al Governo
Detenuto evade dal carcere di Livorno in pieno giorno
Dalle prime ricostruzioni della vicenda, l’uomo evaso sarebbe stato aiutato da qualcuno all’esterno. Si è dato alla fuga dopo essere riuscito a scavalcare il muro che delimita il carcere. Il 36enne stava scontando una pena per rapine e furti.
L’evasione sarebbe stata avvantaggiata dalla mancanza di personale di guardia al penitenziario.
“Per mancanza di personale pare che né i passeggi né il muro di cinta fossero stabilmente presidiati”, fa sapere Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria.
Sulle tracce dell’individuo in fuga si sono già messe le forze dell’ordine che sono impegnate in una caccia all’uomo. C’è anche da scoprire i complici che hanno dato una mano al 36enne agendo fuori dal carcere.
Uilpa: “Meloni dovrebbe avocare a sé la materia”
“Non sappiamo più come dirlo – dichiara sempre De Fazio – cos’altro deve accadere affinché il Governo prenda compiuta e reale coscienza dell’emergenza penitenziaria in atto, sicuramente senza precedenti almeno negli ultimi 30 anni, e vari un decreto carceri per metterle in sicurezza?”
Sempre De Fazio: “Sono 18 mila le unità mancanti alla Polizia penitenziaria, 14 mila detenuti in più rispetto ai posti disponibili, suicidi, omicidi, risse, aggressioni, stupri, devastazioni, evasioni e molto altro ancora. Le carceri, oggi, non possono neppure mirare a perseguire alcuno degli obiettivi a esse assegnati dalla costituzione e dalle leggi”.
“Vista anche l’incertezza manifesta del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che annuncia estemporaneamente decreti che poi non vengono discussi dal Consiglio dei Ministri, reputiamo che la premier Giorgia Meloni dovrebbe avocare a sé la materia a meno che non l’abbia derubricata nella sua agenda, eventualità sulla quale, peraltro, nutriamo più di qualche sospetto. Ogni giorno che passa – conclude il sindacalista – il disastro aumenta. Lo ribadiamo, non c’è più tempo”.
Sindacato di Polizia Penitenziaria: attacco al Governo
Critiche anche dal Sindacato di Polizia Penitenziaria tramite le esternazioni rilasciate dal segretario Aldo di Giacomo: “Ennesima evasione, ampiamente da noi preannunciata. Il sistema carcerario fa acqua da tutte le parti: fra suicidi ed evasioni, aggressioni agli agenti, la situazione è totalmente fuori controllo”.
“Ci aspettiamo molto peggio nelle prossime settimane, il Governo e il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria non sono in grado di gestire la difficile situazione. Senza interventi immediati – avvisa Di Giacomo – le carceri imploderanno. Il ministro continua a promettere per poi disattendere le aspettative un minuto dopo. L’impressione è quella di dilettanti allo sbaraglio”.