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CRONACA NERA

30 anni fa la scomparsa di Elisa Claps uccisa da Danilo Restivo: la storia e il ritrovamento nel 2010

Il 12 settembre 1993 a Potenza scompare Elisa Claps, di soli 16 anni. Il suo corpo viene ritrovato nel 2010: è stata uccisa da Danilo Restivo

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Il 12 settembre 1993 Elisa Claps esce con l’amica Eliana De Cillis per andare alla chiesa della Santissima Trinità, a Potenza. Quella domenica, alle 11, nella casa dei Claps di via Mazzini c’è solo il fratello Gildo. Dopo la messa partiranno tutti insieme verso Tito, dove li attendono Antonio ClapsFilomena Iemma per il pranzo. Poco più di un’ora dopo Elisa è scomparsa. L’ha uccisa Danilo Restivo, ma si scoprirà soltanto 17 anni dopo, nel 2010, quando il suo cadavere viene rinvenuto nel sottotetto della chiesa.

12 settembre 1993, la scomparsa

Alle 11 di domenica 12 settembre 1993, a Potenza, la 16enne Elisa Claps e l’amica Eliana De Cillis escono per andare alla chiesa della Santissima Trinità.

Il fratello di Elisa, Gildo Claps, 24 anni, è in casa con lei e sta studiando. Elisa saluta Gildo, scende in strada e insieme a Eliana si incammina verso la chiesa, nella centralissima via Pretoria.

Il 12 settembre 1993 Elisa Claps scompare a Potenza dopo essere uscita con l’amica Eliana De Cillis. Il suo cadavere verrà scoperto 17 anni dopo, il 17 marzo 2010, nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità. 

È una domenica ordinaria. Quando Elisa ed Eliana torneranno dalla messa partiranno insieme a Gildo per Tito, dove li attendono i genitori Antonio ClapsFilomena Iemma per un pranzo nella casa di campagna.

Circa un’ora dopo il citofono di casa Claps suona di nuovo. Gildo crede che le due amiche siano tornate dalla messa e siano pronte per partire alla volta di Tito, ma giù dabbasso c’è soltanto Eliana che gli chiede se Elisa sia già rientrata dalla chiesa.

In un primo momento la giovane racconta di aver perso di vista Elisa all’uscita della chiesa, ma Gildo la incalza. Elisa aveva un appuntamento con un ragazzo più grande di lei. Si chiama Danilo Restivo.

Gildo Claps si ricorda che la sera prima, l’11 settembre, Elisa ha ricevuto una telefonata che l’ha infastidita. L’estate precedente è stato proprio Danilo Restivo a importunarla mentre si trovavano al mare in Calabria. Il puzzle si ricompone: Danilo Restivo è stata l’ultima persona ad aver visto Elisa.

Le ore passano, Gildo e suo fratello Luciano Claps interrogano Restivo – il primo al telefono, il secondo presentandosi sotto casa sua – ma quello strano individuo impacciato e intimorito racconta di essere stato con Elisa solo pochi minuti e di averla seguita con lo sguardo mentre usciva dalla porta laterale della chiesa.

Danilo Restivo racconta, inoltre, che Elisa gli avrebbe confidato che qualcuno l’avrebbe infastidita poco prima. Per i Claps sono tutte bugie. Luciano, inoltre, nota che Danilo ha una ferita sulla mano, tra il pollice e l’indice. Danilo spiega di essersi ferito mentre ritornava a casa e di essere andato al pronto soccorso.

Passano altre ore. Elisa Claps è scomparsa.

I sospetti su Eris Gega, la pista albanese e i primi tonfi

Quando Gildo Claps e suo padre Antonio denunciano la scomparsa di Elisa, agli inquirenti presentano subito i loro sospetti su Danilo Restivo.

Danilo Restivo, l’unico sospettato dalla famiglia Claps dopo la scomparsa di Elisa a Potenza il 12 settembre 1993

Tuttavia, le indagini si muovono anche nella direzione di Eris Gega, un cittadino albanese di 20 anni che fornisce agli investigatori delle versioni contraddittorie. Eris Gega dice che quella domenica 12 settembre non è mai stato al centro storico, ma alcuni testimoni lo contraddicono.

Per questo motivo Gega viene arrestato e condannato il 22 dicembre 1993 per false dichiarazioni, ma viene fuori che il 20enne non ha alcun ruolo nella scomparsa della 16enne potentina. Eris Gega viene scarcerato l’11 gennaio 1994.

Nello stesso anno, il 6 ottobre 1994, si apre la pista albanese. Secondo un vigile di Policoro, in provincia di Matera, Elisa si troverebbe a Durazzo. Si rivelerà l’ennesimo tonfo: a Durazzo vive una ragazza certamente simile alla 16enne scomparsa, ma niente di più.

L’arresto di Danilo Restivo per false dichiarazioni

I sospetti degli inquirenti, intanto, si concentrano anche su Danilo Restivo.

Il giovane non è in grado di spiegare un buco di un’ora e mezza di quel 12 settembre, un vuoto narrativo che comincia proprio con l’orario in cui avrebbe incontrato Elisa alla chiesa della Santissima Trinità.

Con l’accusa di false dichiarazioni rese al pubblico ministero, quindi, Danilo Restivo viene arrestato il 10 settembre 1994 e condannato il 7 marzo 1995 a due anni e 8 mesi di reclusione.

La falsa email: “Sono Elisa, sto bene, vivo in Brasile”

Come spesso accade nei fatti di cronaca che raggiungono una certa risonanza mediatica, in questa storia fanno capolino gli sciacalli e i mitomani, sedicenti rapitori di Elisa che telefonano in casa Claps per chiedere un riscatto.

Con il passare degli anni la famiglia Claps mette a disposizione un indirizzo email per raccogliere tutte le segnalazioni possibili sulla piccola congiunta scomparsa.

Il 23 aprile 1999 arriva un’email firmata “Hulk Claps” e il testo, come ricostruisce lo stesso Gildo Claps nel libro “Per Elisa” scritto insieme a Federica Sciarelli, recita quanto segue:

Sono Elisa, mi trovo in Brasile. Sto bene e sono andata via volontariamente, dite alla mia famiglia di non cercarmi, non ho nessuna intenzione di tornare a casa”.

Gildo chiede una consulenza ad un amico informatico, che isola l’indirizzo IP e scopre che l’email è stata inviata dal Tati Club, un locale di Potenza. Gildo si precipita, chiede alla titolare di vedere il registro degli utenti e scopre che nella postazione appena liberata era seduto proprio Danilo Restivo.

L’omicidio di Heather Barnett

Intorno al 2001 Danilo Restivo si trasferisce in Inghilterra.

Il 12 novembre 2002 il corpo straziato di Heather Barnett, una sarta di 52 anni, viene rinvenuto nella sua abitazione di Bournemouth, nella contea del Dorset.

La donna ha delle ciocche di capelli nella mano, i seni recisi e disposti sulla sua testa. Tagliare ciocche di capelli è l’inquietante abitudine per la quale Danilo Restivo a Potenza è conosciuto come “il parrucchiere”. Danilo Restivo è il vicino di Heather Barnett.

Nel giugno 2003 Gildo Claps vola in Inghilterra per parlare con gli inquirenti locali.

Il ritrovamento di Elisa Claps nel 2010

Il 17 marzo 2010 un operaio sale nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità per dei lavori di manutenzione. L’impresa è stata chiamata per delle infiltrazioni.

Il corpo di Elisa Claps viene ritrovato il 17 marzo 2010, 17 anni dopo la sua scomparsa nel 1993. Elisa è stata uccisa da Danilo Restivo

Tra macerie, polvere, mattonelle e tegole l’operaio trova il corpo di Elisa. La 16enne non è mai uscita da quella chiesa e il suo cadavere si trova in quel sottotetto da 17 anni.

L’autopsia stabilisce che Elisa Claps è stata uccisa a coltellate, e sui suoi indumenti vengono trovate tracce di DNA.

L’arresto e la condanna di Danilo Restivo

Per gli inquirenti britannici ci sono abbastanza elementi per inchiodare Danilo Restivo nell’omicidio di Heather Barnett, nel quale individuano parallelismi con la morte di Elisa Claps.

Il 19 maggio 2010 Danilo Restivo viene arrestato nel Regno Unito e il 30 giugno 2011 viene condannato all’ergastolo dalla Crown Court di Winchester. La pena sarà ridotta a 40 anni nel dicembre 2012.

In Italia, invece, l’11 novembre 2011 Danilo Restivo viene condannato a 30 anni con sentenza confermata in Cassazione il 23 ottobre 2014.

I funerali di Elisa Claps si tengono il 2 luglio 2011 all’aperto per scelta della famiglia, che dopo 17 anni di buio in un sottotetto chiede che l’ultimo saluto avvenga alla luce del sole.

Fonte foto: ANSA

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