18enne condannata al carcere per occultamento di resti umani in Nebraska: tentava di nascondere un aborto
18enne arrestata negli USA per aver occultato i resti di un aborto volontario. Ad aggravare il gesto la legge contro l'IVG approvata a maggio
È accaduto in Nebraska, Stati Uniti: una ragazza di 18 anni ha abortito volontariamente. I resti del feto sono stati però occultati. Il fatto estremo è accaduto come conseguenza dell’approvazione del disegno di legge contro le pratiche abortive oltre la 12esima settimana firmato dal governatore dello Stato. La giovane è condannata a 90 giorni di carcere e 2 anni di libertà vigilata.
Il fatto
In Nebraska non si può abortire legalmente oltre la 12esima settimana. La novità, prevista dalla legge restrittiva voluta dal governatore repubblicano, ha già messo in difficoltà moltissime persone in gravidanza non voluta. Il caso di Celeste Burgess è uno di questi.
Celeste, aiutata dalla madre Jessica (42 anni), è riuscita ad assumere la pillola abortiva acquistata online. Il “problema”, in uno Stato che ha reso illegale l’interruzione volontaria di gravidanza, erano i resti.
Manifestazioni nelle piazze per il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza
Occultamento di resti umani
Il tentativo di rispettare la propria libera scelta nell’interruzione di gravidanza (negli Stati Uniti dove a livello nazionale è stato reso più difficile) ha portato la giovane e la madre a commettere un reato grave come l’occultamento di resti umani, ovvero del feto. La polizia, durante le indagini, ha ottenuto i messaggi privati tra madre e figlia. In questi le due discutevano di come nascondere la prova e alla fine la soluzione trovata è stata quella di dar loro fuoco.
Il giudice ha parlato di “serietà del reato e mancato rispetto della legge” e ha concordato una pena di 90 giorni di carcere e 2 anni di libertà vigilata.
La legge contro l’aborto in Nebraska
In Nebraska da maggio si è inasprita la legge contro l’interruzione volontaria di gravidanza. L’intento della legge, a firma Jim Pillen, vieta l’aborto dopo la 12esima settimana (anche in caso di anomalie fetali o gravidanze incompatibili con la vita) e vieta l’assistenza per l’affermazione di genere per le persone transgender under 19.
La legge, firmata a maggio, è stata resa effettiva a partire dal giorno successivo alla firma. Chi ha contestato la legge, auto dichiarata “legge per la protezione dei bambini e delle bambine”, è stato arrestato con l’accusa di ostacolo a operazione governativa.